Padova, festa senza doppietta

I biancoscudati premiati in campo per la vittoria del campionato. Un gol dell’Entella nel finale attenua l’entusiasmo: domenica sera in piazza festa blindata per ordine del questore 

Leandro Barsotti

Che serata con i fuochi finali: una serata da ricordare se non altro perchè potrebbe essere l’ultima per un bel pezzo se la questura confermerà il suo no all’agibilità dello stadio. Dove, per inciso, non vinciamo mai le partite che valgono promozioni o trofei. La Supercoppa di serie C va all’Entella, vincitrice del girone B, apparsa più motivata soprattutto nel primo tempo, dove ha cercato la rete con convinzione. Gol che è arrivato a cinque minuti dal novantesimo, quando il Padova in realtà stava giocando meglio pur senza trovare il colpo vincente. Pazienza. Il Padova ha comunque alzato la coppa di vincitrice del girone A e saluta il pubblico, che ritroverà (speriamo ancora in questo stadio) per il campionato di serie B.

La finale stagionale

Andreoletti, accolto dal pubblico con il coro: “mister, mister”, sceglie Voltan in porta, Galante in difesa, Bianchi in mezzo al campo e i tre davanti sono Valente, Spagnoli e Bortolussi. Non è un primo tempo brillante per i nostri. Il primo vero sussulto è dell’Entella: Portanova tira preciso da fuori e colpisce il palo alla destra di Voltan, al 19’. Un minuto dopo Fali, sempre dei liguri, manca di testa la porta. Al 27’ è Karic a trovarsi davanti a Voltan che gli dice di no. La ripresa produce qualche sorpresa in più. Intanto i fuochi d’artificio degli ultras fuori dallo stadio, applauditi anche dalla manciata di tifosi liguri, sereni e composti nella curva ospiti deserta (e che non vorremmo vedere convertire in carcere).

I cambi non risolvono

Dopo un’ora i primi cambi di Andreoletti: Fusi entra tra gli applausi al posto di Bianchi, Pirrello per Granata. Fusi dà un po’ di animo alla manovra, il Padova si prende il pallino del gioco. Alla mezz’ora poi entrano Capelli (anche lui tra applausi speranzosi) e Cretella che subito strappa un ululato alla tribuna con un gran tiro da fuori area deviato in angolo (37’). La doccia fredda arriva però al 41’ quando Franzoni trova lo spazio in area per tirare angolato alla destra di Voltan. Nel finale concitato, tutto il Padova in avanti e l’Entella in contropiede va vicino al raddoppio ma Casarotto, dopo aver scartato Voltan fuori area, calcia fuori.

Tifosi entusiasti lo stesso

A fine gara le premiazioni. E quando il presidente di Lega Pro consegna la coppa ai giocatori del Padova per la vittoria del campionato, un brivido attraversa le tribune: è stata una stagione fantastica.Ùn boato ha accolto sul podio il presidente Peghin e via via tutti i giocatori, fino al boato finale per Andreoletti.

Festa in piazza blindata

Questa sera nelle piazze storiche del centro ci sarà la festa della promozione. Nelle buone intenzioni di Comune di Padova e Calcio Padova c’era la voglia di rendere partecipe una città intera, i suoi commercianti, i suoi cittadini i suoi tifosi, ad un evento sportivo così importante e così capace di stringere tutti intorno a un sogno, a una speranza. D’altronde si è sempre fatto così in passato, e si fa così ancora oggi in tutte quelle città in cui si vuole festeggiare un traguardo sportivo importante. A Bologna, per esempio, pochi giorni fa hanno festeggiato in migliaia con i locali pubblici aperti fino a notte fonda. Che bello stare insieme per sentirsi un popolo unito, gioire di qualcosa che ha senso per tutta la tua vita. Purtroppo a Padova oggi la questura vuole una festa blindata. Ogni volta che chiudi, che metti divieti, che fai in modo che le persone immaginino un futuro di terrore o di violenza, stai lavorando contro la felicità, e contro il sentimento di un popolo. Stai alimentando la paura. E questo, Padova e il calcio Padova, non lo meritano. —

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova