Basket: Team Up, il sogno A2 finisce prima di iniziare

La società rinuncia alla promozione dalla B conquistata due settimane fa: «Non ci sono le condizioni economiche»

Luca Perin
La festa per la promozione in A2
La festa per la promozione in A2

Il sogno A2 femminile finisce ancora prima di cominciare. Il Team Up alza bandiera bianca e per motivi economici rinuncia alla promozione dalla B all’A2 che le ragazze di Dotto avevano conquistato sul campo nella finale playoff contro Alcamo due settimane.

La nota ufficiale

La triste nota della società guidata dai presidenti Alessandro Grasso e Paolo Cavallini recita infatti: «Alziamo bandiera bianca. Sulla serie A ma non sul progetto per Padova. Dopo una stagione esaltante che resterà nella storia della società e della città, culminata con una fantastica promozione davanti ad oltre 800 sostenitori Team Up Thermal Basket comunica con grande rammarico che non prenderà parte alla prossima stagione del campionato di Serie A2. La decisione è frutto di una lunga riflessione e della consapevolezza che non sussistono al momento le condizioni economiche per affrontare con responsabilità e sicurezza una stagione a questo livello. Nonostante i numerosi sforzi compiuti nella ricerca di nuove risorse e il sostegno continuo del nostro affezionato pubblico, siamo giunti a una scelta difficile, ma necessaria. La società tiene a precisare di non essere oggetto di fallimento, ma al contrario, di compiere una scelta dettata dalla volontà di garantire sostenibilità e solidità al progetto Team Up Padova & Terme. Guardiamo avanti con realismo e voglia di costruire: abbiamo già avanzato richiesta per riposizionamento in serie B che speriamo venga ratificata a giorni e che affronteremo nuovamente con lo stesso spirito e la stessa determinazione. Nel contempo il progetto continua la sua crescita, con l’adesione entusiastica della Pallacanestro Camin».

Sostegno degli sponsor insufficiente

Una decisione che purtroppo era nell’aria in questi giorni. L’attuale sostegno degli sponsor non è stato ritenuto sufficiente dalle due anime della società per affrontare il secondo campionato nazionale. Una situazione che è anche paradossale: solo due anni fa il Thermal con le sole proprie forze era riuscita ad iscriversi all’A2, certo faticando molto e dovendo scontare una brutta retrocessione, ma resta l’amaro in bocca a pensare che ora sommando le forze di Thermal e Gattamelata la disponibilità economica non sia sufficiente per godersi una Serie A che questo gruppo di giocatrici si era conquistato con estremo merito sul campo.

Sembrava che aver unito le forze fosse stata la strada giusta per garantire alla città di Padova una categoria di livello, ma evidentemente la situazione economica generale del basket non è in salute se consideriamo che di fatto anche nel maschile la Virtus Padova l’estate scorsa per mancanza di solidità economica rinunciò al ripescaggio in B1 dopo la retrocessione.

Il futuro

Un peccato poi per Pilli e compagne che con una stagione strepitosa avevano dominato il proprio girone e vinto poi con merito estremo i playoff anche contro squadre sulla carta più forti e costruite con un budget superiore. Infine un dispiacere anche per Francesca Dotto, protagonista nel suo primo campionato da head coach di una conduzione tecnica esemplare. Più di tutti si sarebbe meritata di testare le proprie qualità anche nel piano di sopra, cosa che in ogni caso potrebbe accadere perché dopo una stagione del genere l’interesse verso di lei da parte di società di A è concreto. —

 

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