BASKET»DUE GEMELLE SOTTOCANESTRO

PADOVA. Tocca l’azzurro del cielo con un dito Francesca Dotto, convocata per la prima volta in Nazionale. Strano a dirsi per un talento cestistico come lei racchiuso in 169 centimetri d’altezza. Eppure a soli 19 anni, Francesca assieme alla gemella Caterina (che gioca a Faenza in A/1) è già una realtà del basket femminile italiano. Quest’anno, dopo gli Europei con la Nazionale Under 20 a Debrecen (Ungheria) e l’approdo in A/1 nell’ambiziosa Gesam Gas Le Mura Lucca, l’ex playmaker del Fila San Martino di Lupari sta bruciando tutte le tappe. Dal 12 al 14 novembre, la cestista padovana sarà infatti a Parma per il ritrovo delle azzurre. «Non me l’aspettavo proprio», dice Francesca Dotto, «sono felicissima. Non appena ho letto il mio nome nella lista, ho provato un’emozione fortissima. Già l’anno scorso quando ho partecipato a un raduno “misto” con l’Italia Under 20, dove erano presenti anche giocatrici della Nazionale maggiore, mi sembrava di volare. Non vedo l’ora di andare a Parma, al solo pensiero mi prende l’agitazione. È un sogno che si avvera: la maglia azzurra è sempre stata un mio obiettivo». Come procede la sua nuova avventura in Toscana? «Qui a Lucca sto benone. Mi piace girare tra le mura cittadine, intorno ci sono prati e tanto verde. Anche con le compagne di squadra, mi trovo bene. Siamo un gruppo molto unito, che sta disputando un buon campionato. Nell’ultimo weekend abbiamo osservato un turno di riposo. Prima del ritrovo, però, domenica prossima affronteremo Chieti in trasferta». A Lucca, Francesca condivide la casa con Laura Spreafico (ala, classe ’91), altra giovane promessa, che il ct Roberto Ricchini ha chiamato allo stage azzurro. Oltre alla pallacanestro, però, incombe l’università a Pisa, inframmezzata da qualche visita turistica. «Mi sono iscritta a Ingegneria, ramo civile ed edile dell’Ateneo di Pisa. Conciliare studio e basket non è facile, ma non è neppure impossibile». E con Caterina vi sentite? «Siamo sempre in contatto. Avverto la lontananza, un po’ ci manchiamo. Lo scorso fine settimana, ho approfittato della pausa e con la famiglia siamo andati a Faenza per tifare “Cate”. La sua squadra ha vinto la prima partita della stagione contro Pozzuoli, proprio quando sono andata a vederla. Siamo serenissime e consapevoli che la separazione era una scelta inevitabile. E poi, possiamo sempre contare l’una sull’altra». Caterina, giocatrice del Club Atletico Romagna, ha accolto con piacere la chiamata della sorella in Nazionale: «Sono molto felice, so che saprà farsi valere. Anch’io sto facendo la mia prima esperienza in A/1 e spero di migliorare. Sto studiando ingegneria biomedica a Cesena. In questo momento è dura perché non è facile coniugare tutti gli impegni». L’auspicio è ovviamente quello d’ammirare le gemelle Dotto ancora in campo assieme. Magari, indossando gli stessi colori, quelli azzurri dell’Italia.
Mattia Rossetto
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