Baù, ma che cos'hai combinato?

. Scatto bruciante come ai bei tempi, pubblico che rimane con il fiato sospeso e avversari atterriti. Ma non metaforicamente. L'ultima istantanea della carriera di Eder Baù la regala la sfida di domenica scorsa, persa ancora una volta dal suo Trento, 0-1 in casa contro il San Paolo Cantù. Ed è la nona sconfitta nelle ultime dieci partite per i gialloblù, ora ultimi in serie D. Un ruolino di marcia mortificante, che ha contribuito a far perdere le staffe all'ex biancoscudato. Dopo aver ricevuto una gomitata, non ravvisata dall'arbitro, Baù ha deciso di farsi giustizia da solo rincorrendo l'avversario per stenderlo a terra, come riporta il comunicato del giudice sportivo: «A gioco in svolgimento, dopo una rincorsa di una decina di metri, afferrava da tergo un calciatore avversario, tenendogli il braccio attorno al collo ed una mano sul volto, e lo faceva cadere a terra». Una mossa da wrestler, tanto che l'ala di Stoccaredo è già stato definito «nuovo Hulk Hogan». Due le giornate di squalifica a cui seguirà, come preannunciato dal tecnico trentino D'Astoli, una multa.  E non sarebbe la prima punizione per Baù, già messo fuori rosa il mese scorso per una decina di giorni, dopo aver aver mancato di rispetto a società e tifosi su Facebook. Insomma, non certo un periodo fortunato per l'ex pupillo di Ezio Rossi, che da quando ha abbandonato la città del Santo lo scorso anno non riesce più a tornare ai suoi livelli. Prima l'avventura in C/2 alla Pro Patria, quindi, la scorsa estate, la scelta di ripartire dalla D e avvicinarsi a casa, con il progetto ambizioso del Trento naufragato dopo appena quattro mesi. (s.v.)