Calcio Padova: Cestaro chiude la porta a Mandorlini

PADOVA. Un’altra giornata senza novità, anche se dietro il silenzio dei vari protagonisti della scena biancoscudata si cela una forte volontà di fare presto e bene, perché le scadenze (come riportiamo a parte) sono imminenti e perchè le squadre per la prossima stagione si costruiscono adesso, bloccando giocatori in uscita da altre parti e che possono tornare molto utili per gli obiettivi che ci si pone. Su tutto, però, s’impone la trattativa in piedi da quasi un mese ormai con i fratelli Sandro e Michele Vecchiato: il Calcio Padova interessa ai due titolari della Interbrau di Ronchi di Villafranca, che si sono detti disponibili a discutere di un’acquisizione importante del pacchetto azionario, la cui ampia maggioranza (siamo vicini al 92%) è nelle mani di Marcello Cestaro e della Unicomm. Interessa fino a che punto? Questa è la domanda sempre più pressante che il cavaliere si pone e che, sino a quando non ci sarà una risposta concreta, rischia di condizionarne tutte le operazioni che ha in mente, a cominciare dalla scelta del direttore sportivo e poi dell’allenatore.
Chiusura entro domenica? La triade incaricata di discutere i dettagli della possibile intesa sulla Spa biancoscudata (Lorenzo Cestaro, Walter Pulcini e Luca Baraldi) ha ricevuto nelle ultime ore una sorta di ultimatum da parte dell’imprenditore di Schio: o entro domenica si arriva ad un’intesa oppure Cestaro romperà gli indugi e porterà avanti i discorsi già avviati per organizzare la prossima annata di B. Il “nodo” è sempre quello: i fratelli padovani vogliono essere partecipi della futura gestione sportiva, senza avere nulla a che fare, però, con quella passata, talmente onerosa da aver lasciato (parliamo dell’intero anno solare 2012) un disavanzo di 12 milioni 575 mila euro, come risulterebbe dall’ultimo bilancio, approvato agli inizi di maggio (e non ancora depositato in Camera di Commercio, c’è tempo sino al 6 giugno). Contratti in essere onerosi devono ricadere solo sulle spalle del patron, non possono essere trascinati anche sui conti della stagione 2013/14. Quanto alla sponsorizzazione delle maglie, le possibilità che si trovi un accordo sono molto più concrete. Cestaro, comunque, vuole chiudere. Presto e, possibilmente, bene.
Quei due “sgarbi”. Ieri mattina da Verona, ripresa da più siti compreso il nostro, è rimbalzata l’indiscrezione relativa ad un incontro che il cavaliere avrebbe avuto martedì, sempre nel Veronese, di rientro da Milano dove si era recato per motivi di lavoro, con Andrea Mandorlini per offrirgli la guida della squadra. Con dettaglio di particolari: contratto biennale richiesto dal tecnico ravennate, più premio consistente in caso di promozione in serie A. Insomma, un bell’esborso di euro per le casse della società. Aggiungendovi anche i costi dei giocatori presi per disputare un campionato di vertice. Nel corso della giornata, prima di entrare nel gran conclave con la dirigenza dell’Hellas per decidere se restare o meno con i gialloblù, portati in A, lo stesso Mandorlini ha smentito categoricamente. Cestaro, in realtà, avrebbe escluso il suo nome dopo un’attenta valutazione di quanto accaduto in passato: nel 2007 la decisione di lasciare Padova, dopo soli sei mesi di C/1, per approdare al Siena, neo-promosso in A, portandosi dietro oltretutto il miglior difensore di allora, Rossettini; poi, due anni fa, il “no” arrivatogli dall’allenatore, contattato dopo l’esonero di Calori ma impossibilitato a liberarsi dal vincolo con i rumeni del Cluji. Due “sgarbi” che il patron non ha mai digerito, anche se la stima per il tecnico c’è sempre stata. Ma il cavaliere, si sa, valuta un mister a 360 gradi, sul piano professionale e umano, e il secondo aspetto peserebbe non poco nel rapporto con l’attuale allenatore del Verona, un rapporto ancora buono ma non idilliaco proprio per quei... precedenti.
Di Carlo, Torrente e Iachini. E allora? Allora si torna ai nomi che circolano da giorni: Mimmo Di Carlo, che avrebbe già parlato al presidente in un’occasione, Vincenzo Torrente, in uscita dal Bari, e Giuseppe Iachini, che piace a tanti. Con lui Cestaro vorrebbe fare comunque un tentativo. Sul fronte direttore sportivo, il ballottaggio sarebbe a due: De Franceschi o Angelozzi. Insomma, bisogna aspettare. Con buona pace di tutti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova