Centurioni contro il suo passato a Lecce conquistò due promozioni

L’allenatore mercoledì cercherà la prima vittoria sulla panchina biancoscudata «Non posso essere orgoglioso del cammino fatto finora, ma non mollo»
PRANDI - FOTOPIRAN - PADOVA - PADOVA ASCOLI
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Tra una squadra che si sta scollando, una dirigenza attaccata su tutti i fronti, un presidente chiuso nel silenzio e preso da mille dubbi sul futuro, sembra essere rimasto un solo uomo al comando. Matteo Centurioni. Già, ma c’è ancora qualcuno disposto a seguirlo e a lottare per lui? Quel che è certo è che si aspettava un esordio migliore, da allenatore professionista, il 44enne tecnico veneziano. Da quando è approdato dalla Primavera alla guida della prima squadra biancoscudata, Centurioni non è ancora riuscito a raccogliere la soddisfazione di una vittoria. Cinque partite, tre pari, due sconfitte e una retrocessione che si fa sempre più vicina.

Retrocessione che, beffa delle beffe, potrebbe arrivare proprio per mano del “suo” Lecce. Il Salento, infatti, è la seconda patria di Centurioni. Lo è da quando l’allora giovane difensore centrale lasciò Venezia per farsi le ossa in Serie C/1 a 21 anni. Centurioni approdò al Lecce nella stagione 1995/96, per rinforzare l’organico della squadra allenata da Giampiero Ventura. Nelle due stagioni in cui vestì la casacca giallorossa, fu tra i protagonisti di una difficilissima e strabiliante impresa, ovverosia la doppia promozione dalla Serie C alla Serie A. Dopo la prima stagione in cui il Lecce vinse il proprio girone di C/1, il campionato successivo la squadra pugliese terminò al terzo posto, che all’epoca valeva l’accesso diretto alla Serie A.

Nella massima categoria Centurioni non riuscì a esordire con la maglia del Lecce, visto che l’estate successiva seguì Ventura al Cagliari, ma da quel momento è rimasto legatissimo non solo alla squadra, ma all’intero ambiente, visto che in Salento ha conosciuto anche la futura moglie e vi fa ritorno tutte le estati. Una doppia promozione di fila, un’impresa rara, che Centurioni ha rivissuto anni dopo con il Novara e che il Lecce potrebbe rivivere in questa stagione.

In attesa del posticipo di stasera tra le due prime della classe (al “Via del Mare” sbarcherà infatti il Brescia), la squadra di Liverani potrebbe festeggiare la promozione addirittura mercoledì prossimo a Padova. E allora sì che l’amarcord sarebbe completo e avrebbe un sapore molto più amaro che dolce.

Nel frattempo mister Centurioni ha concesso in questi giorni un’intervista a Dazn, pubblicata ieri dall’emittente che detiene i diritti della Serie B. In questa intervista il tecnico ha parlato anche del suo vecchio maestro Ventura: “È stata una figura importante nella mia carriera di calciatore, mi ha fatto capire che se avessi voluto continuare a giocare avrei dovuto metterci qualcosa in più”.

Centurioni si è soffermato anche sul momento delicatissimo del suo Padova: “Appena il presidente Bonetto mi ha chiamato per affidarmi la guida della prima squadra, ho pensato: “E adesso cosa mi invento?”. Ho cominciato ad andare in ansia e a capire cosa avrei dovuto fare. Alla fine ho pensato che la cosa migliore sarebbe stata essere me stesso, non ha senso indossare maschere. Non posso essere orgoglioso del mio cammino, avrei voluto fare qualcosa di più e lo dico sempre ai ragazzi. Ma finché ci sarà la possibilità ce la metteremo tutta”. Oggi la squadra si allenerà alle 17: 30 all’Appiani e disputerà un’amichevole contro la Primavera. —

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