Germano non si fida della Pro Vercelli «Possono arrivare a giocarsi il primato»

/ PADOVA
Quanto tutti si aspettano la Triestina, guardano con timore il Sudtirol, non si fidano delle varie Feralpi Salò e Lecco, ecco spuntare la Pro Vercelli. Nonostante una partenza sprint con quattro vittorie su quattro, il Padova non solo non ha creato il vuoto ma non si è mai staccato di dosso i piemontesi. La vera rivelazione della prima parte di stagione è proprio la Pro Vercelli, che ha centrato l’en plein rispondendo sempre colpo su colpo ai biancoscudati. Nonostante, sulla carta, ci sia un netto divario in termini di rosa e ambizioni tre le due formazioni. Ma i “Leoni” allenati da Scienza sono solo un fuoco di paglia o saranno rivali temibili per tutta la stagione? Nella rosa del Padova c’è un giocatore che li conosce molto bene come Umberto Germano. Il 29enne terzino è arrivato nella città del Santo nel 2019 proprio dalla Pro Vercelli, dove ha giocato per sette stagioni, la maggior parte delle quali in Serie B, collezionando più di 200 presenze e vestendo anche la fascia di capitano. «Li seguo sempre e devo dire che non mi aspettavo questo exploit», confessa Germano. «Tuttavia, conosco molti giocatori attualmente alla Pro che mi hanno parlato di una squadra forte che non molla mai. Ci sta che siano li in vetta, ce la giocheremo, li aspettiamo a fine novembre».
Crede che potranno dare del filo da torcere, in chiave promozione diretta, fino a primavera?
«Sì, credo proprio che saranno un avversario temibile fino in fondo. Non saranno partiti con l’ambizione di vincere il campionato ma succede spesso nel calcio che, quando si riesce a creare un bel gruppo, arrivano risultati insperati. La Pro Vercelli credo ci sia riuscita e lo dimostra la forza con la quale riescono sempre a risolvere le partite. Sono in testa con merito».
Padova e Pro sono attualmente le uniche due squadre ancora a punteggio pieno in tutta la Serie C. Quali possono essere le avversarie in grado di impensierirle?
«La Triestina, nonostante sia indietro in classifica, ha dimostrato anche contro di noi di essere un’ottima squadra. Il Sudtirol è sempre lì e attenzione anche all’Albinoleffe che a me piace molto. Una formazione tosta che sono sicuro resterà ai vertici».
E il Padova invece? Dopo la sberla della scorsa stagione i biancoscudati sembrano essere ripartiti come se nulla fosse, iniziando anche meglio delle due precedenti annate. Vi sentite più forti della scorsa stagione?
«Si, forse siamo ancora più forti. Diciamo che siamo andati per grado. Il primo anno abbiamo disputato i playoff, la stagione scorsa siamo arrivati all’ultimo rigore, ci manca solo un passettino per centrare l’obiettivo e contiamo tutti di farlo quest’anno. Abbiamo sempre avuto rose valide e quest’anno i nuovi arrivati hanno alzato ancora di più la qualità. Solo per fare tre nomi, Ceravolo ha una carriera che parla da sola, Monaco ha portato grande solidità alla difesa e Kirwan non ha sbagliato un colpo finora».
A proposito. Il neozelandese ha sempre giocato per sopperire alla sua assenza. Come sta e quando la rivedremo in campo in campionato dopo i 90 minuti giocati in Coppa?
«Ora sto bene ma ho passato tutta l’estate a rincorrere la forma migliore. Ho subito una distorsione alla caviglia il secondo giorno di ritiro ed è una zona che ho sempre sofferto in carriera. Quando sono rientrato ho avuto una ricaduta e per diverse settimane sentivo la caviglia un po’ debole. Sto meglio, mi sto allenando con costanza e sono pronto». —
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