Meggiorini-Iori la grande sfida degli ex nel derby di domani Cittadella-Chievo

BARSOTTI CITTADELLA-BRESCIA BARSOTTI CITTADELLA-BRESCIA
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“Meggiogol” e il capitano. Ci sono ex ed ex: Riccardo Meggiorini e Manuel Iori appartengono a una categoria speciale, tant’è che Cittadella-Chievo sarà soprattutto la loro gara. Assieme hanno vestito la maglia granata, conquistando la storica promozione del 2008 e giocando fra i cadetti nella stagione successiva. Poi i loro percorsi hanno preso direzioni diverse, perché Iori si è trasferito proprio in terra scaligera, disputando 15 partite in Serie A, mentre Meggiorini, che sotto le mura arrivò appena diciannovenne scoperto dal dg Marchetti, collezionando 110 presenze e segnando 41 gol, venne riscattato dall’Inter, che subito lo cedette al Genoa nell’ambito del trasferimento a Milano di Milito e Thiago Motta, per iniziare infine l’annata a Bari.

Da lì in poi l’attaccante è tornato al Tombolato da avversario nel campionato cadetto solo in occasione del pareggio per 1-1 del gennaio 2012, avendo, per il resto, molto più spesso calcato i palcoscenici della Serie A rispetto a quelli della categoria inferiore. E c’è da scommettere che tornare a calpestare il prato del Tombolato gli farà un effetto particolare («Devo tanto al Cittadella», ha dichiarato in più occasioni), come lo farà ai tifosi granata. Come dimenticare ad esempio i 4 gol da lui rifilati in una sola partita all’Avellino nel febbraio 2009, quando concluse il campionato con 18 reti in tutto? E come scordare la rovesciata con cui trafisse l’Empoli a domicilio in quello stesso torneo, dopo essersi alzato la palla con la testa, spalle alla porta? I colpi spettacolari sono sempre stata una specialità del numero 69 del Chievo.

A proposito, sulla scelta del numero di maglia in tanti hanno sorriso, pensando a una sua preferenza per una particolare posizione del Kamasutra. Non è così, perché Meggiorini ha adottato quelle due cifre ai tempi del Citta, come ha ricordato lui stesso: sono un omaggio al pilota Nicky Hayden, mancato nel 2017 a causa di un incidente stradale. «Sono diventato un suo grande fan nel 2006, quando vinse il titolo nella Moto Gp e io avevo appena firmato col Cittadella. Da lì in poi ho sempre indossato il numero 69 in suo onore. Mi piaceva tanto il suo stile di guida, molto aggressivo. Della persona, quando l’ho conosciuto, m’è piaciuto il carattere semplice, alla mano».

C’è anche un altro “mezzo” ex della sfida in cartellone domani pomeriggio (a dirigerla sarà il signor Illuzzi di Molfetta): si tratta del terzino granata Amedeo Benedetti, che non ha mai giocato con la prima squadra gialloblù ma che è cresciuto nel suo settore giovanile.

Infine, ecco un altro nome che fa da trait d’union fra le due squadre venete, quello del tecnico che più sta stupendo in Serie A: si tratta ovviamente di Rolando Maran, oggi alla guida del Cagliari, ma che proprio a Cittadella debuttò da capo allenatore nella stagione 2002-2003 dopo le esperienze a livello giovanile, rimanendo al comando per tre stagioni in C1. Quattro, invece, i campionati alla guida del Chievo, in Serie A. —



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