Nevio Scala, un allenatore indimenticabile

L’artefice del Parma dei miracoli premiato a Schiavonia d’Este: ha condiviso i valori umani del calcio dilettantistico

schiavonia d’este. «Io mi sento di Schiavonia», ha detto con emozione Nevio Scala nel ricevere il Premio “Gli indimenticabili”. E giù applausi scroscianti. Perché tutti in sala hanno colto il significato profondo di quelle parole, che erano di condivisione di certi valori umani e sociali, prima ancora che sportivi. Non solo: Scala, con lo stesso spirito, ha promesso che esaudirà il sogno espresso dai ragazzi e una sera dirigerà un allenamento della squadra della Polisportiva Schiavonia (iscritta al campionato Dilettanti del Csi), partecipando poi anche al “terzo tempo”, ovvero alla spaghettata negli spogliatoi.

Un modo originale per dimostrare che quando di mezzo ci sono i valori anche il mondo del grande calcio può essere vicino a quello di base, praticato a livello amatoriale ma con la volontà di favorire aggregazione.

Finale con sorpresa, dunque, alla festa per la consegna del premio istituito lo scorso anno dalla società di Schiavonia (attiva dal 1984) per ricordare personaggi della Bassa Padovana che hanno scritto importanti pagine di sport. Nevio Scala, che nell’albo d’oro del premio succede a Tiziano Rossetto (presidente di Abano, San Paolo e Thermal), ha sorpreso tutti calandosi nella realtà e nello spirito umile del calcio di periferia, riconoscendosi in quei valori. Di quando lui, a 15 anni, lasciò Lozzo Atestino per andare al Milan – affrontando la solitudine di Milano lontano dalla famiglia – e gli stessi di quando ebbe il coraggio di dire no alla panchina del Real Madrid, perché il presidente Sanz gli disse chiaro e tondo che avrebbe dovuto accettare tutte le scelte della società, anche sulla formazione. Scala, ex allenatore del Parma dei miracoli e oggi produttore insieme ai figli di vini biologici, si è sentito a casa fra i ragazzi della Polisportiva perché a Schiavonia si sono fatti tutto da soli, impianti compresi, e perché continuano anche ad animare la frazione atestina con eventi extrasportivi.

A consegnare il premio a Nevio Scala è stato il sindaco di Este Roberta Gallana, insieme al presidente della Polisportiva Renato Malaman (presente anche l’assessore allo sport Sergio Gobbo). Durante la festa svoltasi alla trattoria Circonvallazione di Monselice è stata attribuita la presidenza onoraria della società a Sandro Trovò, per meriti umani e sportivi: è il padre di Diego e Stefano, i ragazzi mancati dieci anni fa, ai quali è dedicato il campo sportivo di Schiavonia. Premio alla carriera a un giocatore della società: Alessandro Greggio. A tributarglielo i compagni e l’allenatore Devis Candian, secondo uno stile “democratico” caro alla dirigenza dello Schiavonia. —



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