Oltre la disabilità grazie al gioco delle bocce

Ventiquattro ragazzi dell’Irpea si sono sfidati a Mortise. Gli organizzatori: «Successo senza precedenti»
TREVISO 3-8-2003 TROFEO DI BOCCE DEL NEGRO trofeo dell negro
TREVISO 3-8-2003 TROFEO DI BOCCE DEL NEGRO trofeo dell negro

PADOVA. A volte la felicità si può nascondere in un campo di bocce. Per 24 ragazzi disabili, protagonisti del progetto "Crescere insieme" nato dalla collaborazione tra la Federbocce di Padova e la Fondazione Irpea è stato così. Nei giorni scorsi l’apice dell’iniziativa: dopo mesi di gioco e allenamento, tutti i martedì mattina al bocciodromo di Mortise, finalmente la gara finale, dove i ragazzi hanno potuto giocare in coppia con alcuni tesserati della Federazione Italiana Bocce.

Ospite d’onore il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Veneto Ruggero Vilnai, alla sua prima esperienza in bocciodromo, che ha apprezzato la sana voglia di competizione e divertimento che ha motivato i protagonisti di questo insolito progetto.

«Siamo molto soddisfatti» ha commentato Filippo Saladino, presidente provinciale Federbocce. «I ragazzi coinvolti, che frequentano abitualmente il centro diurno Santarosa dell’Irpea, hanno acquisito in questi mesi gli obiettivi prefissati: migliorare la motricità, la postura, l’equilibrio e la coordinazione; aumentare il proprio senso della disciplina; maturare il senso di appartenenza alla squadra e al gruppo di riferimento; essere motivati al superamento dei limiti fisici e psichici; sviluppare la socializzazione e accrescere la propria autostima. A livelli diversi e in base alle possibilità di ciascuno gli obiettivi sono stati centrati: i ragazzi hanno dimostrato sviluppo di abilità e progressi veri e propri».

Il gioco delle bocce, antico per tradizione e storia ma moderno per l’appeal che continua ad avere non solo sugli adulti ma anche sui giovani, è stata la chiave che ha permesso a questi ragazzi disabili di sperimentare un nuovo sport, mettendo in gioco se stessi in una nuova esperienza.

«Al di là del raggiungimento dei focus specifici» ha continuato Saladino, «l’attività ha motivato tutti all’impegno e alla partecipazione responsabile. Gli istruttori hanno saputo adeguare la relazione con i ragazzi riuscendo a percepire le loro potenzialità e fragilità. È stato interessante osservare come persone di generazioni diverse si siano rapportate senza difficoltà condividendo un interesse comune in un clima di gioco e collaborazione».

La gara finale si è svolta in un clima di competizione ma soprattutto di festa e divertimento, ed è stata molto gradita sia dai ragazzi che dai loro familiari.

A fine evento tutti i ragazzi partecipanti sono stati premiati con coppe e medaglie: ai primi quattro classificati è andato anche un cesto natalizio. «Ci siamo lasciati con l’augurio da entrambe le parti di continuare anche il prossimo anno» ha concluso Saladino. Appuntamento dunque al bocciodromo per un 2015 di gioco e sport, davvero per tutti.

Annalisa Celeghin

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova