Padova come Cortina: il parco delle Mura diventa pista da sci

PADOVA. Meglio iniziare fin da subito con la ginnastica presciistica, tra poche settimane a Padova aprono le piste. Non è una bufala, il sogno di tanti padovani amanti della neve diventa infatti realtà: il parco delle Mura di via Fra' Paolo Sarpi si trasformerà in un vero e proprio parco-divertimenti invernale grazie a tre piste da sci che verranno montate nell'area verde che d'estate ospita eventi e festival. Tra “jumper” e piste da discesa, si è pensato anche a chi ama il fondo. Un anello di 500 metri consentirà a chi lo vorrà di allenarsi tra gli alberi.
Parco d'inverno. «Desideravo prolungare anche d'inverno l'iniziativa “Vivi il parco” che d'estate ha tanto successo», spiega l'assessore al Verde Andrea Micalizzi, orgoglioso della sua idea, «e così ho pensato che si potesse dare nuova vita al parco delle Mura. Lo fanno anche a Milano e Torino, perché non noi? L'iniziativa si chiamerà “Sciamo a Padova”. È un'idea innovativa e per tutte le fasce d'età, per questo me ne sono innamorato. Sarà l'evento dell'inverno». E inizierà presto, già a metà dicembre, per continuare sino a marzo.
«Stiamo mettendo a punto gli ultimi dettagli dal punto di vista amministrativo acquisendo i pareri dei settori. Ma i nostri tecnici sono già al lavoro sul posto per le valutazioni», continua Micalizzi, «e in questo modo faremo anche conoscere il parco che, grazie alle risorse messe a bilancio quest’anno, dal prossimo anno verrà riqualificato».
Piste da sci. La struttura messa in campo dalla ditta Neveplast è imponente. Ci sarà un “jumper” alto 16 metri e lungo 55 che potrà essere affrontato con una ciambella gonfiabile, con il bob o, dai più temerari, con gli sci o la tavola da snowboard. Alla fine della discesa, il vuoto. Ma grazie all'inclinazione della pista si atterra sul morbido. Per chi ama la velocità ci sono invece due piste dedicate esclusivamente a sci e snow. La più piccola, alta dieci metri e lunga 40, è larga 12,5 metri e consente una discesa più lenta, ideale per i principianti. La seconda è alta 14 metri ed è quindi più ripida. Sarà la preferita dagli sciatori più esperti. L'anello di fondo corre per 500 metri nell'area verde tra gli alberi a ridosso delle mura, un vero e proprio percorso naturalistico.
Alla portata di tutti. Il prezzo per il divertimento è quanto mai “politico”. Una discesa costerà un euro (o un euro e 50, la scelta è ancora al vaglio degli organizzatori) per permettere a tutti di fruire del parco divertimenti. Ma (come leggete sopra) ci sarà anche la possibilità di comprare un ingresso giornaliero o da mezza giornata o addirittura di abbonarsi all'intera stagione. A bordo pista ci saranno quattro chioschi che offriranno cioccolata calda, panini e non solo. La parte organizzativa del settore ristorazione è affidata a Federico Contin. Il barista padovano sta chiudendo le trattative con alcuni bar della città sulla scia positiva dell'esperienza ai Bastioni. E grazie ai chioschi l'iniziativa non costerà nulla alle casse comunali ma si autofinanzierà grazie agli ingressi e al servizio di food and beverage.
Come in montagna. Maestro di sci, presente. Noleggio sci e scarponi, anche. Il parco delle Mura diventerà per tutto l'inverno una propaggine montana. Nella speranza che la neve cada davvero. «Siamo pronti con i cannoni sparaneve», spiega Micalizzi. «Se la temperatura scenderà sotto zero, ricopriremo le piste e si potrà sciare su neve vera». E altrimenti cosa succede? «Useremo un tappeto di materiale plastico che ti consente di sciare con tutte le stagioni. Dal punto di vista dei movimenti dà la stessa risposta della neve».
Aperto anche alle scuole. “Sciamo a Padova” funzionerà tutti i giorni ma solo nei week end per tutta la giornata. Durante la settimana le attrazioni saranno aperte il pomeriggio e la sera, mentre la mattina si sta pensando a come coinvolgere le scuole. «Sarebbe bello se invece di fare ginnastica a scuola i ragazzi venissero a fare due ore di sci» continua Micalizzi, «ci stiamo lavorando. I maestri sono a disposizione e si potrebbero ipotizzare anche convenzioni con società sportive».
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