Renata, tu vuò fa l'americana La Spagnolo negli Stati Uniti per arrivare a Londra 2012

E’ NATA A CARACAS. Renata Spagnolo da molti anni si è trasferita ad Albignasego
PADOVA.
Dalla Padovanuoto alla Florida: Renata Spagnolo, staffettista azzurra con targa padovana, è volata dall'altra parte del mondo per allenarsi. Un anno sabbatico e ora si prepara negli Stati Uniti, a Gainesville, in Florida, assieme al campione del mondo Ryan Lochte.
«E' stata un scelta maturata all'inizio dell'anno, dopo un periodo dove i risultati si sono fatti attendere - fa sapere il suo staff -. Renata sentiva il bisogno di cambiare il suo metodo di allenamento, curare di più i dettagli e provare a sottoporsi alle tecniche di allenamento più all'avanguardia, ma anche di essere inserita in un ambiente più competitivo, stimolante, dove poter imparare qualcosa anche dai grandi campioni come Lochte». Facile leggere una polemica verso il vecchio sistema di allenamento di coach Moreno Daga. Renata, perché ha scelto gli Stati Uniti? «Sono sempre stata affascinata dal livello tecnico degli atleti americani. Fin da piccola quando seguivo le gare dalla televisione e mi domandavo se un giorno sarei arrivata al livello da poter competere con le più forti al mondo. Ora sono ad un punto di svolta: nonostante il quarto posto alle Olimpiadi e ai Mondiali o il bronzo agli Europei, sento che posso fare di più. Gainesville perché avevo bisogno di un posto dove potermi allenare serenamente, avere nuovi stimoli e poter pensare solo al mio progetto; un anno per me stessa».
Quali le differenze nell'allenamento?
«Stiamo affrontando grandi volumi di allenamento e la preparazione atletica è più finalizzata alla stabilizzazione del corpo che alla forza. Sto superando giorno dopo giorno i miei limiti mentali e fisici. Gregg Troy e Anthony Nesty mi seguono molto a livello tecnico, curiamo i minimi dettagli: mi alleno quasi sempre in vasca lunga all'aperto (a casa spesso in corta) con grande attenzione alle fasi subacquee e alle virate. Ci sono esercitazioni nuove anche divertenti che mi stanno appassionando».
Com'è l'allenamento di Lochte?
«Molto stimolante. Oltre a lui nel gruppo ci sono anche tanti altri atleti competitivi a livello mondiale (Peter Vanderkaay, Gemma Spofforth) e questo è importante perché riescono a coinvolgermi anche in allenamenti che per me sono ancora pesanti perché sono molto pieni rispetto a quelli che faccio in Italia».
Quali i prossimi appuntamenti?
«Il primo test saranno i campionati italiani Assoluti a metà aprile a Riccione. Quando tornerò a casa parlerò con il mio allenatore e la mia famiglia e deciderò se trasferirmi qui fino all'appuntamento olimpico, ma ancora non ho deciso».
Nostalgia di casa?
«Stare lontano e non è facile. Voglio arrivare alle Olimpiadi sapendo di aver fatto tutto il possibile».
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