Venezia stende il Catania passa anche il Chievo Ravenna battuto ai rigori

VENEZIA. Il Venezia sfata il tabù Coppa Italia, stende il Catania e si regala il terzo turno contro il Parma. Finisce 2-1 al Penzo, ma la squadra di Dionisi è piaciuta parecchio. Perché il Catania giocherà anche in Serie C, ma ha valori tecnici da categoria superiore. L’inizio è bruciante, con gli etnei che al 2’ potrebbero passare. Dall’Oglio taglia il centrocampo del Venezia e trova Di Molfetta, ma Lezzerini è bravo in uscita bassa a intercettare. Sul rovesciamento di fronte il vantaggio degli arancioneroverdi grazie a Zuculini che, di piatto destro, insacca un cross dalla sinistra di Felicioli.

Il Venezia prende campo e soprattutto le fasce, dove domina, anche se rischia di scoprirsi un po’ troppo al contropiede degli ospiti. Bocalon ci prova tre volte, un gol glielo annullano per netto fuorigioco, ma al 19’ serve un miracolo di Furlan, che dice no e devia in angolo. Il pubblico apprezza, gli applausi scrosciano e si vede gioco. Il Catania fa quello che può. Curiale sgomita davanti, ma si infrange regolarmente contro il muro alzato da Modolo e Cremonesi. Nei minuti finali Aramu confeziona un gioiello (tiro al volo di sinistro in corsa) ma Furlan si oppone, e Lezzerini fa un miracolo su Sarno sul fronte opposto. Il Venezia cala il ritmo e subisce il pareggio al 42’ su corner, con Silvestri che svetta di testa. La ripresa è da battaglia vera. Aramu è catalizzatore di falli e all’11’, da 23 metri, è lui stesso a piazzare una punizione capolavoro alle spalle di Furlan per il 2-1. Le squadre si allungano, si vede tanto contropiede ma cala inevitabilmente la precisione. A passare alla fine è il Venezia.

Nell’altra partita di Coppa che vedeva impegnata una veneta, il Chievo si è qualificato battendo il Ravenna per 4-2 dopo i rigori. La partita era terminata 1-1 dopo i supplementari con gol di Stepinski per i padroni di casa e replica di Raffini per gli ospiti. —