A “Este in Fiore” in 60 mila Sbocciano anche polemiche

ESTE. I numeri premiano "Este in Fiore", che però mai come quest'anno è oggetto di polemiche da parte delle forze politiche cittadine.
I numeri del weekend. Quantificare le presenze, vista l'assenza del biglietto d'ingresso ai giardini, non è una stima banale: gli organizzatori assicurano tuttavia che fino al tardo pomeriggio di ieri le persone viste a "Este in Fiore" hanno quasi raggiunto, a partire da venerdì, quota 60 mila. Prenotazioni degli alberghi alla mano, i promotori assicurano inoltre che numerosi visitatori sono arrivati anche da Emilia- Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige. Sabato, inoltre, tra gli oltre 180 espositori sono stati decretati i tre vincitori del concorso "Miglior Espositore 2017": il miglior allestimento è stato quello della Floricoltura Geel di Enrico Parolo di Carceri; il premio per la particolare attenzione dimostrata nei confronti dell'ambiente è finito alla Floricoltura Edelweiss di Livio Piumatto di Villar San Costanzo (Cuneo); il riconoscimento per la comunicazione è infine andato a Mondo Cactus di Andrea Cattabriga, di San Lazzaro di Savena (Bologna).
Domani il finale. Oggi l'esposizione florovivaistica saluterà i giardini e "Este in Fiore" si preparerà per il gran finale di domani, quando sbocceranno nuovamente laboratori e attività legate soprattutto al mondo dell'arte. I negozi saranno aperti in centro storico. Il programma è consultabile sul sito www.esteinfiore.it.
Le polemiche. Frenano gli entusiasmi le minoranze politiche di Este, che bocciano la manifestazione. L'ex sindaco Giancarlo Piva (Pd), che polemizza soprattutto contro lo scarso numero di vivaisti tra gli espositori, definisce addirittura «squallida questa "Este in Fiore" che la Gallana ha appaltato ai privati. Brutta piazza Maggiore con quel gigantesco bianco igloo che richiama la pista del ghiaccio piuttosto che una festa dei fiori: un baraccone da sagra dove manca solo il ballo liscio e lo stand. Le piazze delle passate edizioni con le infiorate, con le piante che creavano dei giardini immaginari che la gente veniva ad ammirare e fotografare dai balconi del Comune?». Si accoda Carlo Zaramella (Este Sicura): «La scelta è semplice: si può fare una manifestazione di piazza, riempiendo gli spazi con qualsiasi tipo di operatore economico, oppure si può costruire un evento di qualità, con aziende di un certo tipo, scegliendo di fare una selezione. La prima scelta tutti la possono fare; la seconda invece richiede competenza. Questa "Este in fiore" è un ritorno all'anno zero; è la scelta della prima strada, del non qualità, della non specializzazione».
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