A gennaio la sentenza per lo chef Rugiati

Il giudice si è ammalato e così è slittata al prossimo 31 gennaio la sentenza nei confronti di Simone Rugiati, lo chef presentatore tivù nonché titolare del FoodLoft a Milano, locale trendy che si presta anche a studio televisivo, finito a processo per diffamazione dopo la sparata lanciata con un video postato su Facebook contro il ristorante padovano “Sushi Su” (situato sopra la pizzeria Stecca in via Giordano Bruno): la diretta aveva totalizzato 440 mila visualizzazioni la sera del 24 agosto 2017. Il motivo? Gli sarebbe stato servito pesce in scatola anziché fresco. Rugiati, che ora è difeso dall’avvocato Francesco Cibotto, aveva chiesto e ottenuto di essere giudicato con rito abbreviato che, in caso di un’eventuale condanna, prevede per legge lo sconto di un terzo della pena. E si era dichiarato disponibile a offrire un risarcimento o un’offerta economica.

La società che gestisce il ristorante e la pizzeria come il titolare Massimiliano Liggeri si sono costituiti parte civile: il primo (con Liggeri) è tutelato dall’avvocato Massimo Munari, il secondo dal collega Marco Colapinto. —

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