A lezione di bon ton dalla stilista Makola

Un happening mondano? Un defilè? Una lezione di bon ton? Ieri alle 18 alla Feltrinelli. Con la stilista padovana Ilaria Makola, creatrice della griffe Makola, che ha incontrato un folto pubblico di clienti affezionate, di amiche Facebook, di appassionate di moda, arrivate spesso con mariti a compagni a dibattere sul tema: «Come mi vesto? Come mi comporto?». A presentare l’incontro, l’opinionista Adina Agugiaro. Basta pregiudizi sul vestire, basta conformismi, meno dubbi ma anche ... meno certezze. Soprattutto, meno fissarsi sulle griffe e sui trend e più fantasia e seduzione con abiti mixati in modo da moltiplicarne l’uso. Ecco in prima uscita il vestitino a pieghe anni ’50 in organza verde a tulipani, abbinato ad uno spolverino impalpabile. Per andare dove? Ad una cerimonia, ad un matrimonio, ma se togliamo il sopra in organza e lo sostituiamo con un cappottino in lana dello stesso colore, eccoci pronte per andare in città per un drink con un’amica. Così come si può andare al burraco col completo di lana color fango e il vestitino coordinato sotto, ma anche a prendere il piccolo a scuola se accessoriato più sportwear. Che delizia il tubino tortora bordato di pizzo, che farebbe peccare col pensiero qualunque uomo. Ma se allo stesso cappotto abbiniamo un danzante abito in organza grigia con applicazioni di fiori in tinta, eccoci pronte per il prossimo battesimo a Buckingham Palace. Senza timore di sfigurare. Ma per andare il giorno dopo al mercatino di Camden? Via il cappotto e, sull’abito elegante un chiodo di pelle nera e stivali alti. Così come mai ci eravamo soffermate prima su gesti e modi sgraziati che ruberebbero fascino e allure anche ad Angelina Jolie. Un po’ di contegno, suvvia.
E questa? Questa è la sposa, una specialità Makola: viene a congedarsi dal suo pubblico per dargli appuntamento a maggio, tempo d’amore. Stesso luogo, stesso divertimento. (a.a.)
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