A messa con don Odilio che torna dopo il malore e l’intervento d’urgenza

ABANO TERME. È previsto un grande flusso di fedeli stamattina alla parrocchia Cuore Immacolato di Maria di Giarre. Il motivo? Salutare e dimostrare affetto nei confronti del parroco don Odilio Longhin, dimesso venerdì dall’ospedale dopo un intervento chirurgico. Avevano preso un grande spavento domenica scorsa i fedeli che assistevano alla messa, interrotta da parroco per un principio di malore. Trasportato all’ospedale di Padova per accertamenti, don Odilio è stato curato e operato d’urgenza. Dopo un periodo di ricovero, il parroco è tornato venerdì nella sua casa e oggi tornerà a celebrare messa, alle 10. C’è tuttavia grande apprensione tra i fedeli della piccola comunità di Giarre. Molto amato e stimato, don Odilio rappresenta una guida per il rione ai ridossi di Padova. Nato a San Martino di Lupari il 29 marzo 1946, don Odilio è stato nominato presbitero della diocesi di Padova dal 9 settembre 1972. È invece stato nominato parroco della Comunità del Cuore Immacolato di Maria di Giarre il 4 ottobre 2009.

«L’abbiamo rivisto venerdì pomeriggio in patronato e siamo stati davvero felici di reincontrarlo», commenta Dario Zilio, dirigente della società calcistica Us Giarre. «Oggi in molti saranno a messa per portargli il saluto e un in bocca al lupo per una pronta guarigione». Gli fa da eco la consigliera comunale di maggioranza, Anna Maria Sperandii, che risiede a Giarre risiede. «L’intervento è andato bene», spiega. «Ho sentito il parroco al telefono e celebrerà messa». Sarà una preghiera collettiva quella della comunità da 1. 840 abitanti, che in questi giorni non ha smesso di pregare per il proprio parroco.––

Federico Franchin

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