A messa non si parla dell’ex sacrestano pedofilo

Nessun commento del parroco e neppure dei fedeli dopo la notizia dell’arresto Domenica prossima riflessione in parrocchia sulla necessità di vigilanza familiare
Di Nicola Cesaro
11/05/2014 URBANA, LA CHIESA CON LA GENTE NELLA FOTO : LA CASA E LA CHIESA DEL PARROCO CON LA GENTE PH ZANGIROLAMI
11/05/2014 URBANA, LA CHIESA CON LA GENTE NELLA FOTO : LA CASA E LA CHIESA DEL PARROCO CON LA GENTE PH ZANGIROLAMI

URBANA. Il paese vuole dimenticare in fretta l’onta del pedofilo. Quasi come se nulla fosse accaduto, ieri mattina ci ha pensato la festa in parrocchia a cancellare le terribili notizie che, solo il giorno prima, avevano profondamente colpito un’intera comunità. Ieri a Urbana si è celebrato infatti il sacramento della Prima Comunione, proprio in quella chiesa che si trova a soli pochi passi dall’abitazione di Angelo Rizzo, 81 anni e conosciuto da tutti come Angiolino, l’ex sacrestano arrestato perché accusato di abusi sessuali verso quattro minori.

L’anziano, per anni collaboratore nella parrocchia di San Gallo, è stato accusato – al termine di un’indagine condotta dai carabinieri di Casale di Scodosia - di aver compiuto atti sessuali con due minori di 12 e 16 anni dal gennaio al luglio scorsi. Lo stesso ottantunenne, sposato e con figli, ha poi ammesso altri episodi sporadici avvenuti nel 2002 con due diversi minorenni. Rizzo otteneva favori sessuali in cambio di piccole mance o di ricariche telefoniche. L’arresto dell’ex sacrestano – allontanato (seppur non definitivamente, visto che lo si vedeva ancora all’opera a matrimoni e funerali) dalla parrocchia con l’arrivo di don Gianluca Bassan nel 2009 – è giunto alla vigilia della Prima Comunione: l’episodio, tuttavia, non pare abbia turbato la festa della comunità parrocchiale. Ieri la santa messa si è svolta infatti senza alcun riferimento alle vicende dell’anziano pedofilo. Non ne ha parlato don Gianluca durante la celebrazione, non ne parlava quasi nessuno fuori di chiesa, dove al massimo qualche sguardo furtivo veniva indirizzato verso la vicina abitazione di via Roma, dove ora l’anziano si trova ristretto in regime di arresti domiciliari.

L’unica riflessione che in qualche modo ha fatto da eco all’arresto dell’ex sacrestano è stata quella di Cristian, animatore della comunità, che a fine messa ha presentato un’iniziativa per bambini e famiglie che si terrà domenica prossima in patronato a Urbana: «Organizzeremo giochi e momenti conviviali, ma anche un incontro per adulti e genitori per affrontare le tematiche che più toccano i nostri ragazzi, tra cui il dialogo in famiglia. Vent’anni fa i ragazzini tornavano a casa la sera e raccontavano tutto ai genitori, che in realtà già sapevano dove erano stati i figli durante il giorno perché informati dalle altre famiglie che si preoccupavano anche degli amici dei propri ragazzi. Oggi invece quale genitore sa veramente dove è stato il figlio tutto il pomeriggio?». Proprio come avveniva, probabilmente, per i ragazzini ospiti e vittime per mesi dell’anziano sacrestano.

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