Il Climate City Contract di Padova ottiene l’ok da parte della Commissione Europea
A Vilnius la cerimonia che premia Padova assieme alle altre 39 delle 100 città coinvolte nella Mission Climate Neutral and Smart Cities

Padova compie un significativo passo in avanti nel percorso verso le emissioni zero al 2030.
Oggi, 7 maggio, l’assessore all’ambiente Andrea Ragona e la consigliera comunale con delega alla neutralità climatica Chiara Gallani hanno ricevuto, a Vilnius (in Lettonia), il riconoscimento ufficiale della Commissione Europea, che ha approvato il Climate City Contract elaborato dal Comune di Padova.
Il Climate City Contract è un piano che individua le azioni da realizzare per azzerare le emissioni nette di gas serra all’interno del territorio comunale, dalla promozione di una mobilità più sostenibile, al sostegno alle rinnovabili e alla riqualificazione del patrimonio edilizio, passando dalla riduzione dei rifiuti prodotti e dal potenziamento delle aree verdi cittadine.
Il Piano include un cronoprogramma delle attività e un piano finanziario che identifica gli investimenti necessari e le fonti di finanziamento. Questo documento era stato presentato alla Commissione Europea lo scorso 14 settembre 2024, per essere valutato dai funzionari del programma Net Zero Cities, i quali hanno riconosciuto la consistenza e la coerenza delle misure delineate e l’impegno nel coinvolgere l’intera comunità in questa sfida impegnativa ma avvincente.
Una sfida che sarà decisiva per elevare la qualità della vita all’interno della città, destinata a diventare più sana e più sicura sotto il profilo della vulnerabilità agli effetti del cambiamento climatico.
Con l’ok ricevuto oggi, Padova può dare quindi piena attuazione agli interventi definiti dal Piano, accelerando il percorso verso la neutralità climatica, obiettivo raggiungibile soltanto grazie all’impegno collettivo, all’adesione al progetto di tutti i cittadini e degli stakeholders: aziende, enti pubblici, realtà associative, etc.
Finora ben 38 di loro, attori protagonisti del tessuto sociale e produttivo della città, hanno sottoscritto degli Accordi per il Clima, “contratti” che impegnano gli stakeholders stessi a mettere in campo azioni tese alla riduzione delle emissioni di gas serra, ognuno nel proprio ambito di competenza. Negli anni a venire sarà possibile aggiungere nuove azioni e nuovi firmatari al Climate City Contract, al fine di rafforzare le sinergie nel territorio e la strategia nel suo complesso.
La concessione del “label” (riconoscimento) da parte della Commissione Europea, infine, potrà offrire ancora maggiore solidità al progetto, facilitando l'accesso a fondi pubblici europei, nazionali e regionali nonché a fondi privati, necessari per la piena attuazione delle azioni. Da oggi, infatti, il Comune di Padova potrà entrare in contatto con una rete di investitori, capeggiata dalla Banca Europea degli Investimenti, per individuare i canali di finanziamento più idonei per tradurre il piano in progetti ed interventi.
Chiara Gallani, consigliera comunale con delegata alla Neutralità Climatica, commenta: «Una grande soddisfazione e soprattutto un risultato che dimostra come il lavoro degli ultimi anni, nella direzione di una Padova sempre più sostenibile, abbia dato i suoi frutti. Un risultato che ci mette di fronte ad una grande sfida, che è quella di attuare il corposo piano. Un grande lavoro e una grande responsabilità. Voglio ringraziare tutte le persone del Comune di Padova che hanno fin qui lavorato a questo piano, in particolare Giulia Canilli e Giovanni Vicentini, del Settore Ambiente».
Andrea Ragona, assessore all’Ambiente, aggiunge: «Un passo fondamentale e che ci rende molto orgogliosi. Si tratta solo del primo passo e ora le 14 azioni contenute nel Piano vanno messe in pratica puntando all’obiettivo della neutralità climatica al 2030. Un obiettivo ambizioso che come abbiamo più volte evidenziato si può raggiungere solo con la collaborazione dell’intera città e dei cittadini, a partire dagli stakeholders che hanno già sottoscritto il nostro Climate City Contract impegnandosi in azioni ben precise, allargando la rete e soprattutto facendo un grande lavoro di divulgazione e sensibilizzazione».
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