«A Padova gli studenti sono una risorsa E la dimensione locale non è così limitante»

L’archistar inglese David Chipperfield in città per il premio Cappochin Progetterà il recupero della Piave: «Un campus con al centro la storia» 

il colloquio



«Gli studenti sono una risorsa per una città come Padova. Il mio consiglio? Pensare in modo globale senza mai perdere la propria dimensione locale. Qui si vive bene e la qualità della vita è alta. What else?». Da via San Fermo a Palazzo Moroni, sul Liston, l’archistar britannica David Chipperfield si guarda attorno e vede una città viva, in un caldo sabato mattina di fine ottobre: studenti, famiglie e tante persone in giro per i negozi. Una città medio-piccola che deve coltivare i collegamenti. I link, come dice nel suo inglese british. Non sono solo l’aspetto fisico delle infrastrutture ma anche quelli virtuali e addirittura i collegamenti mentali.

la piave futura

David Chipperfield è venuto a Padova a ritirare il premio regionale della Biennale Barbara Cappochin. Ma nella città del Santo l’archistar inglese ha firmato un altro progetto: il campus di scienze umane nell’ex caserma Piave, che ospiterà le facoltà di Sociologia, Economia e Scienze politiche.

L’investimento messo sul piatto dall’ateneo è di poco inferiore ai 50 milioni di euro. L’area è di circa 51 mila metri quadrati, di cui 17 mila coperti. È previsto un auditorium da 500 posti, 45 aule, 860 posti in aule studio, due aule informatiche per almeno 220 studenti, una biblioteca, laboratori e uffici vari. Dal canto suo Chiepperfield l’ha caratterizzato con un’agorà centrale ellittica, che ricorda Prato della Valle. Un grande anfiteatro con al centro un prato e nel sottosuolo gli spazi ricreativi, la caffetteria, la biblioteca e l’auditorium. «L’ellissi è la forma che simboleggia l’incontro – sottolinea l’architetto inglese – Vale per il Prato come per un campus che è formato da diversi edifici. Per questo serviva un centro che fosse anche simbolico. Sarà il luogo in cui gli studenti e i frequentatori del campus potranno incontrarsi e anche orientarsi».

La risorsa giovane

È preoccupato del “contrasto” di un grosso attrattore di giovani come un campus universitario inserito nel centro storico di una città? «Gli studenti sono buonissimi cittadini», risponde Chipperfield. Anche quando gli si fa notare che sono 60 mila su una popolazione residente in città di 210 mila persona: «Sono giovani, sono una risorsa. What is the problem?».

Quanto alla trasformazione dell’ex caserma, l’architetto inglese ne ha voluto rispettare l’origine: «Il discorso è come ridare energia alla storia con nuovi interventi e come farlo in modo che sia compatibile con il luogo e con la sua storia».

l’area metropolitana

Quanto a Padova, David Chipperfield non lesina complimenti: «È ben organizzata, è una città molto umana e sembra avere una buona qualità della vita. Non vedo cosa aggiungere: è davvero un bel posto», afferma. Caratteristiche che però non bastano a una competizione globale che vede sfidarsi aree metropolitane: «È importante che nelle città di provincia non ci si senta isolati. Per cui vanno coltivati i collegamenti: fisici, virtuali e anche mentali. È bello vivere una città così: non è necessario immaginare che fuori ci sia qualcosa di meglio». —

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