A Piove nasce il doposcuola autogestito

Il servizio è richiesto e i genitori se lo organizzano: orari flessibili, lezioni, laboratori. Il Comune mette a disposizione le aule
Di Elena Livieri

PIOVE DI SACCO. La scuola non offre il tempo prolungato? Il doposcuola lo fanno i genitori. Il progetto Nonsolocompiti partirà a settembre, con l’inizio del nuovo anno scolastico, nelle due sedi della scuola primaria di Sant’Anna e Corte. L’idea è nata da un gruppo di genitori: loro si occupano dell’organizzazione del servizio, mentre per l’affiancamento dei bimbi nei compiti saranno presenti figure professionali. Nasce così il doposcuola che non c’è: dove non arriva l’offerta ministeriale per la scuola pubblica, intervengono le famiglie che si fanno protagoniste di un’iniziativa pensata per andare incontro alle necessità di mamme e papà che lavorano e dei bambini spesso lasciati ai nonni.

In città c’è solo la scuola Umberto I che offre il tempo prolungato a 40 ore, con le lezioni anche pomeridiane. Ma da settembre ci sarà un’opportunità anche per gli alunni della scuole di Sant’Anna e Corte. E non solo: perché al doposcuola Nonsolocompiti possono partecipare anche gli alunni degli altri istituti della città. Il servizio ovviamente è a pagamento, ma l’associazione promotrice ha stabilito tariffe eque, (si va dai 130 euro mensili ai 10 euro giornalieri), e soprattutto una grande flessibilità negli orari. «Il progetto è stato messo in cantiere la scorsa primavera ed è nato proprio dall’esperienza mia e di altri genitori che lavorano e si trovano nella difficoltà di gestire i figli nel pomeriggio», spiega la presidente di Nonsolocompiti Federica Romagnosi. «Spesso si è costretti a rivolgersi alle babysitter, chi è fortunato ha i nonni e molti addirittura iscrivono i bimbi in scuole di altri comuni con inevitabili disagi. Abbiamo pensato di proporre un vero doposcuola, offrendo la possibilità di far fare i compiti ai bambini e di occuparli in attività didattiche e ludiche. Dovevamo iniziare a Sant’Anna, poi siamo stati contattati da altri genitori di Corte che l’anno scorso si erano rivolti a una cooperativa e che ora hanno deciso di aderire a Nonsolocompiti».

Alla base del progetto non c’è solo l’idea di un “parcheggio” per i figli: «A ispirare l’iniziativa», sottolineano i genitori, «c’è la consapevolezza che facendo la nostra parte si può migliorare la qualità della vita. Ecco perché ci siamo messi in gioco in prima persona». È una risposta costruttiva alla spending review e ai tagli di cui la scuola pubblica da sempre rimane vittima. E il circuito innescato promette di essere virtuoso: gli educatori e i professionisti che seguiranno gli alunni, infatti, sono tutti del territorio, così come in zona è stato scelto il servizio per la somministrazione dei pasti, affidato al catering “Senape”, costola della cooperativa per disabili Germoglio di Arzergrande. «Per ora abbiamo individuato le due professioniste responsabili per ciascuna scuola», sottolinea Romagnosi, «ma stiamo raccogliendo la disponibilità di altre persone come un insegnante di inglese e una logopedista che si occuperanno delle attività di laboratorio e ricreative. Così diamo la possibilità anche a neolaureati, tirocinanti o professionisti senza occupazione di fare un’esperienza. A noi spetta anche la pulizia e il riordino delle aule e della sala adibita a mensa». Anche l’amministrazione comunale farà la sua parte: «Abbiamo condiviso con convinzione questa iniziativa», conferma il vicesindaco Lucia Pizzo, «concordando con la dirigenza della scuola la fattibilità del progetto. Come Comune ci facciamo carico delle spese per le utenze. Ritengo positivo che anche la scuola di Corte abbia aderito, così si crea una rete e si lavora in sinergia».

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