A scuola con gli scooter truccati Otto studenti multati e denunciati

Un’accelerata, l’ultima curva e l’incubo che si materializza a pochi metri dalla scuola. Mattinata da dimenticare per cinque studenti del Marconi e del Bernardi di via Manzoni che si sono visti rifilare una pesantissima multa, una denuncia per guida senza patente, senza contare il sequestro dello scooter ai fini della confisca. Il bis, poi, all’uscita da scuola per gli studenti del liceo Tito Livio e per quelli del Dante Alighieri di riviera Tito Livio non è stata migliore: in questo caso altri tre ragazzi sono stati appiedati dai carabinieri che insieme a personale della Motorizzazione civile hanno effettuato controlli anti scooter truccati.
Un blitz nato per rafforzare la sicurezza stradale, ma anche per dare una risposta a quei genitori (e pare siano tanti, stando a quanto detto dai carabinieri) che in questi mesi si sono rivolti ai militari perché i loro figli insistevano nel voler truccare i propri scooter togliendo le “strozzature” (i cosiddetti “fermi” che limitano la velocità a 45 km/ per i 50 cc) e montando marmitte non omologate, perché si sentivano discriminati dai compagni di scuola che l’avevano già fatto. Il risultato è una strage di motorini: su venti controllati otto sono stati sequestrati (ai fini della confisca) e cinque sono stati sottoposti a fermo amministrativo (fino alla revisione obbligatoria. Ma c’è di più: gli studenti proprietari dei mezzi (quattro maggiorenni e quattro minorenni, fra cui una ragazzina, tutti di età compresa fra i 15 e i 18 anni) sono stati sanzionati con multe pesantissime (da un minimo di 300 a un massimo di 1.600), denunciati penalmente (per guida senza patente, in quanto i motorini truccati sono considerati, Codice della Strada alla mano, di categoria superiore perché viaggiano a più di 100 chilometri orari).
Il costo per ogni studente (e la sua famiglia) è elevato, fra multe, il valore del motorino confiscato e l’avvocato da pagare più le spese del processo. Senza contare che se arriverà la condanna i ragazzi non potranno più conseguire il patentino A per guidare mezzi superiori a 50cc. C’è chi lo ha capito subito (un ragazzo si è messo a piangere), chi ha mantenuto un’aria da duro.
Per carabinieri e tecnici della Motorizzazione civile il controllo era sacrosanto. E sarà ripetuto. Ieri alcuni scooter montati sul tir attrezzato della Mtc hanno fatto registrare velocità superiori ai 100 km/h (i tecnici hanno parlato anche di 130 km/h), velocità folli per motorini costruiti per correre ai 50 all’ora.
Il controllo sorpresa tuttavia ha provocato forti reazioni e spaccato il popolo del web che ha commentato sul sito del mattino di Padova. Pochi i favorevoli ai controlli con opinioni motivate, molti i contrari, alcuni dei quali hanno scritto lasciandosi prendere dall’emotività. «Beh, visto che avete controllato a Marconi e Bernardi adesso potete andare a controllare i motorini dei marocchini dietro la stazione o vicino al Mc Donalds, no? Le multe vanno messe senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali o mi sbaglio?», butta lì Marco. «Hanno fatto bene per più ragioni», sentenzia invece Andrea «1) se vuoi il motorino più veloce te lo comperi magari un 125 e ti prendi la patente che nessuno te lo vieta. 2) se ora arrivano le multe vuol dire che il motorino era truccato e per truccare ci vogliono soldi, pertanto i genitori conoscevano. 3) i motorini sono omologati, le aggiunte no! 4) in caso di incidente l' assicurazione non copre allora quel povero fesso che becca uno di questi dovrebbe mangiarsi la casa del padre del ragazzo. 5) tutti poveri ragazzi perseguitati, e se ne combinano agli altri sono ragazzate, se le fanno ai loro genitori altri ragazzi sono dei delinquenti. Ora mi attendo una carica di insulti tanto la situazione non cambia i ragazzi e i genitori avranno il motorino sequestrato (si spera) e una sanzione salata». Pronta la replica di Fabio: «Sappi che i motorini 50 quando vengono omologati sono senza fermi!! Dopo per il mercato italiano viene applicato un pacchetto di fermi che limita la velocità di questi ultimi. Quindi l'omologazione che tu sostieni avviene senza fermi visto che i motorini sono progettati per raggiungere determinate velocità. Le assicurazioni rispondono quasi sempre perché se così non fosse la gente eviterebbe di comprare un veicolo che non si può assicurare e che va alla stessa velocità di una bici ma che bisogna mantenere a benzina, assicurazione, revisioni, bolli. Chi ha ragione?
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