A seguire: «4:44 Last day on earth» di Abel Ferrara con William Dafoe, «Shame» di ...

 A seguire: «4:44 Last day on earth» di Abel Ferrara con William Dafoe, «Shame» di Steve McQueen e - sempre in concorso - tre pellicole di casa nostra: «Quando la notte» di Cristina Comencini con Claudia Pandolfi, «Terraferma» di Emanuele Crialese con Donatella Finocchiaro e Giuseppe Fiorello, e «L'ultimo terrestre» di Gian Alfonso Pacinotti, che non passerà inosservato.  Tra i film fuori concorso Muller ha messo in cartellone «Wilde Salomè» di Al Pacino (che ritirerà anche il Premio Jaeger LeCoultre), «Il villaggio di cartone» di Ermanno Olmi e «Contagion» di Steve Soderberg il cui cast da solo(se si materializzerà) vale un festival: Matt Damon, Kate Winslet (ancora), Marion Cotillard, Jude Law, Gwyneth Paltrow e Laurence Fishburne, tutti insieme nella stessa aria e nella stessa sera.  Potrebbe offuscarli solo Vasco Rossi, atteso al Lido per il documentario sulla sua vita «Questa storia qua» di Alessandro Paris e Sibylle Righetti.  Chi arriverà sul serio? Speriamo tutti, chiosa Muller, consapevole che anche al successo di questo festival è legato il destino dei suoi prossimi cinque anni. Nel frattempo, perché poi non si dica che il cinema italiano soffre di modesta considerazione, la sezione Controcampo italiano avrà la potenza di un festival nel festival.  Una trentina tra film, documentari e cortometraggi che potrebbero far sbarcare al Lido, in ordine sparso, Maria Grazia Cucinotta in veste di regista, Fabrizio Bentivoglio, Diego Abbantuono, Asia Argento, Andrea Occhipinti, Stefania Sandrelli, Elena Sofia Ricci, Valentina Ludovisi, Ricky Tognazzi, Marco Paolini, e Franco Battiato a braccetto di Umberto Eco nel documentario di Elisabetta Sgarbi «Quiproquo».  Italiana la madrina, Vittoria Puccini e Leone d'oro alla carriera a Marco Bellocchio. Se anche il tetto della Sala stampa terrà, c'è il rischio che quest'anno non si lamenti nessuno.

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