A villa Bressanin un centro per anziani non autosufficienti

BORGORICCO. Inaugurato il centro servizi per anziani non autosufficienti di villa Bressanin. Comune, parrocchia di San Leonardo, Regione, Usl 6 Euganea e Opera Immacolata Concezione (Oic) hanno lavorato insieme alla creazione di 44 nuovi posti residenziali gestiti dal Cra (Centro residenziale per anziani) di Cittadella, che portano a 92 i posti letto a disposizione per i non autosufficienti.
Il complesso monumentale di villa Bressanin è diventato dunque un moderno centro di servizi per anziani, con la prospettiva di realizzare in futuro un polo pubblico per attività culturali, sociali e ricreative.
Già autorizzato all’esercizio da Azienda Zero, si attende ora la conclusione della procedura di accreditamento che consentirà alle famiglie degli assistiti di accedere al concorso delle impegnative regionali nel pagamento delle rette. Il progetto di recupero del complesso è costato sinora 8,7 milioni, di cui oltre la metà finanziati dalla Regione. Al taglio del nastro gli assessori veneti Manuela Lanzarin e Roberto Marcato, che hanno messo l’accento sull’impegno comune nell’esecuzione del lascito testamentario della famiglia Bressanin procedendo al recupero e alla conversione della villa e del parco intrapreso dall’ente parrocchiale. «È un sogno che si realizza», ha detto il parroco don Giovanni Bortignon benedicendo l'opera inaugurata ieri.
«Villa Bressanin», ha invece sottolineato Lanzarin, «rappresenta ora una delle strutture più accoglienti e qualificate nella rete dei 366 centri residenziali attivi in Veneto per le persone non autosufficienti». Marcato, da parte sua, ha sottolineato di essere «di fronte a un importante esempio di sinergia territoriale, una struttura che dà risposta ai cittadini anziani e al territorio. Sulla salute non si può speculare, perché è un obiettivo comune e non uno strumento di politica. È un dovere etico, morale e civico aiutare e sostenere bambini e anziani»,
Il sindaco Alberto Stefani ha affermato che il Comune si è già attivato per la riqualificazione dell’area migliorando la viabilità, mettendo in sicurezza l'accesso e incrementando la pubblica illuminazione. —
Giusy Andreoli
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova