Lettera del 1930 trafugata e ora restituita alla comunità ebraica di Padova
Si tratta di un “bene archivistico” recuperato dai carabinieri di Udine: era in vendita sul web

Giovedì 15 maggio 2025, i carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Udine hanno riconsegnato alla Comunità Ebraica di Padova un’antica lettera manoscritta datata 1930, corredata da segni di protocollo afferenti a quell’Archivio Storico e un timbro rosso in ceralacca raffigurante la “Stella di David”.

La lettera, classificabile quale vero e proprio “bene archivistico” tutelato dalla vigente normativa specifica (D.Lgs 42/2004 noto come Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio) è afferente alla corrispondenza ufficiale tra l’allora Comunità Israelitica di Gorizia e la Comunità Israelitica di Padova, riguarda una manifestazione di cordoglio a seguito del decesso del Pastore patavino e riporta in calce la firma di Jacob Morpurgo, esponente di una delle famiglie ebraiche più significative della Comunità isontino.
Già dal mese di ottobre 2023, l’azione di monitoraggio del web operata dai militari Tpc di Udine, focalizzata sulla repressione dei reati afferenti ai beni culturali archivistici, aveva permesso di individuare il manoscritto, proposto in vendita su una nota piattaforma e-commerce da una cittadina residente in provincia di Udine, luogo ove appunto il bene si trovava.

I preliminari accertamenti, svolti con l’ausilio della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Veneto e del Trentino Alto Adige, della paritetica del Friuli Venezia Giulia e dell’attuale Comunità Ebraica di Padova, avevano permesso di evincere con certezza che la lettera, regolarmente protocollata, risultava illecitamente fuoriuscita, in circostanze non note, dall’Archivio storico di detta Comunità.
L’immediata condivisione della vicenda con la competente Procura di Udine permetteva di sequestrare il bene, evitandone l’ulteriore dispersione e di destinarlo all’ente legittimo che doveva conservarlo. .
Al termine dell’iter giudiziario, la responsabilità penale ipotizzata a carico dell’inserzionista friulana, una venditrice “hobbista” nonché appassionata di libri e oggetti vintage, è stata archiviata in considerazione della sua buona fede.

La comunità Ebraica di Padova, le cui prime testimonianze si riscontrano già dalla seconda metà del XIV secolo e alla quale si deve la fondazione della prima scuola rabbinica moderna (1829), si è così riappropriata di un tassello della propria storia e del proprio Archivio, di un atto formale che ci racconta la solidarietà e il legame che intercorreva con la paritetica Comunità goriziana, attualmente inglobata, quale “sezione”, nella Comunità Ebraica di Trieste.
L’attività dei Carabinieri Tpc a beneficio della comunità Ebraica di Padova, testimonia il costante impegno dell’Arma per il recupero anche dei beni archivistici dispersi in circostanze non note e individuati sul mercato grazie al quotidiano monitoraggio e all’attenzione ai dettagli, qualità che, dal maggio del 1969, contraddistinguono il prezioso lavoro di questo Comando di specialità.

Restituire un bene archivistico all’archivio storico di una comunità religiosa è certamente sinonimo di ricostruzione della propria memoria, quella stessa che costituisce l’identità di una comunità e che evidenzia ancor di più l’importanza dell’azione di tutela.
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