AcegasAps, tagli al Cda e al compenso dell’a.d.

I posti passano da 11 a sette: il Comune di Padova indicherà un solo consigliere Bitonci a caccia di manager: Bedeschi, Rolle e Baggio entrano nel toto nomina
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CONFRONTO FRA I CANDIDATI A RETTORE
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CONFRONTO FRA I CANDIDATI A RETTORE

PADOVA. Una riduzione dei posti in consiglio di amministrazione da 11 a sette con un taglio sostanzioso dello stipendio dell’amministratore delegato che oggi vale 200mila euro all’anno. In vista dell’assemblea dei soci fissata per il 20 aprile prossimo, che oltre all’approvazione del bilancio 2015 sarà chiamata a rinnovare il Cda, si delinea il futuro di AcegasApsAmga.

La partita delle nomine nella multiutility controllata al 100% dal gruppo Hera entra nel vivo. Il Comune di Padova, in base al patto parasociale sottoscritto al momento della cessione di AcegasAps a Bologna, poteva contare fin qui su due posti in consiglio (al pari di Trieste) e sull’indicazione dell’amministratore delegato. Ruolo, quest’ultimo, fin qui ricoperto da Cesare Pillon (da sempre amministratore di riferimento per il Pd padovano) che il sindaco Massimo Bitonci non vuole confermare. In base a degli indirizzi già deliberati, come detto, ci sarà una riduzione dei posti in consiglio e quindi della rappresentanza assicurata agli ex soci pubblici (oltre a Padova i Comuni di Trieste e Udine). Nell’ambito del Cda a 11, a Padova e Trieste spettavano due posti ciascuno, a Udine uno e i rimanenti sei a Hera. Dal prossimo mandato un posto ciascuno per Padova, Trieste e Udine e quattro per Hera.

Il patto parasociale prevede inoltre che Trieste indichi il presidente e qui si va verso una riconferma dell’avvocato Giovanni Borgna. Per quanto riguarda la scelta dell’amministratore delegato, il sindaco di Padova e quello di Trieste si sono già confrontati. Ma per ora non è emerso un nome. La cosa certa è che a fronte di una richiesta di allineamento del mandato di Pillon in AcegasApsAmga con quello che lo stesso ha come consigliere in Hera (che scadrà a maggio 2017) Bitonci ha risposto picche. Si sarebbe trattato di prorogare l’incarico di un anno ma il sindaco di Padova si è opposto. E così entro il 20 prossimo deve trovare un potenziale amministratore delegato della società. Si sa che il sindaco sta guardando nella stretta cerchia dei fedelissimi. Qualche nome è circolato: Gugliemo Bedeschi, imprenditore, delegato alla relazioni istituzionali di Confindustria Padova e finanziatore della campagna elettorale del sindaco. Non sarebbe la prima volta che Bitonci valuta il suo profilo per un ruolo nelle partecipate ma, anche questa volta, la candidatura potrebbe non decollare. Tra gli imprenditori vicini al sindaco c’è anche Roberto Rolle (classe 1944), presidente di Telerete e anche lui, insieme alla moglie Susanna Levorato, finanziatore della scalata a Palazzo Moroni di Bitonci.

Altre indiscrezioni raccontano invece di come il primo cittadino sarebbe più orientato a individuare il futuro a.d. di AcegasApsAmga nel mondo dei commercialisti. Realtà che lui ben conosce, vista la sua professione. Ed è per questo che qualcuno fa il nome di Roberto Baggio, indicato dallo stesso Bitonci come amministratore unico di Finanziaria Aps. Società che, per altro, il Comune vorrebbe fondere in Aps Holding. Il toto nomine, però, potrebbe essere condizionato da una revisione delle deleghe affidate al futuro a.d.. La gestione della società, infatti, è già saldamente nelle mani del direttore generale Roberto Gasparetto (manager di Hera) e non è escluso che all’atto del rinnovo del Cda si proceda con una ridistribuzione delle deleghe con un “alleggerimento” dei compiti dell’a.d. e un potenziamento di quelli del direttore. In questo solco si inserirebbe anche la forte riduzione dell’appannaggio dell’a.d. che scatterà con il nuovo Cda.

Matteo Marian

m.marian@mattinopadova.it

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