Acqua e latte, la triste parabola dei distributori

Una decina di anni fa esplosero come fenomeno accolto favorevolmente dai cittadini e dai Comuni, come esempio di genuinità e freschezza a prezzi contenuti: i distributori di acqua e di latte furono installati un po’ ovunque a erogare acqua fresca, liscia o gassata a pochi centesimi al litro, oppure latte crudo, a volte insieme a vasetti di yogurt. Tutti entusiasti, armati di monetine, chiavette, tesserine coi soldi e bottiglie portate da casa, di andare a prendere al distributore beni di largo, larghissimo consumo (un toccasana negli orari di chiusura dei negozi). Ma mentre in alcuni comuni proliferano e godono di ottima salute e fedeltà da parte degli utenti, altrove sono miseramente falliti e chiusi. Lasciando oltre che l’insoddisfazione della clientela, anche crediti dentro tessere e chiavette non più esigibili e soprattutto i distributori piazzati lungo le strade, mai rimossi da nessuno. Ad Albignasego l’interrogazione presentata dal consigliere del Movimento 5 Stelle, Marco Gionfriddo, sul mancato funzionamento del distributore di acqua a San Giacomo, ha scoperchiato un problema ben più grande. «Quel distributore è fuori servizio da almeno un mese» spiega l’assessore Maurizio Falasco «e da metà gennaio sollecito la sistemazione alla ditta, all’unico numero con cui posso interloquire via messaggi. Dopo avermi chiesto di pazientare, hanno risposto infine che si è rotto il frigorifero, ma al momento non hanno risorse per ripararlo». Albignasego è uno dei quei Comuni in cui i distributori di latte sono stati chiusi. «Ci restano però le casette, che non possiamo rimuovere in quanto sono di proprietà privata» precisa Falasco. «Adesso mi studierò tutte le convenzioni sottoscritte, per vedere se è possibile, prima dello scadere delle concessioni, trovare un modo per obbligare i gestori a rimuoverle oppure a spostarle noi, addebitando loro le spese».
DISTRIBUTORI DISMESSI
I distributori di latte crudo sono stati chiusi anche nei comuni di Cadoneghe e Vigodarzere, tra l’altro uno dei primi ad installarne uno in piazza Bachelet. Ne segui un altro a Saletto, che ebbe vita brevissima. Seguito qualche anno dopo pure dal “fratello maggiore”. Ormai fa parte del paesaggio il distributore in via Conche a Cadoneghe: il gestore è irrintracciabile e il piccolo edificio resta lì, abbandonato.
CASETTE IN FUNZIONE
Esempio felice, invece, di casette diffuse e in uso è Villafranca Padovana: quattro i distributori dell’acqua nelle frazioni e tre quelli del latte. A Mestrino due casette distribuiscono acqua e due latticini, mentre a Limena l’acqua è erogata da un apparecchio, il latte da due. I quattro distributori dell’acqua di Rubano sono stati scassinati da ladri di monetine. —
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