Addio a Carlo Bixio, uno dei padri della fiction italiana

ROMA.
E' stato un «inventore» di generi televisivi, dai varietà alle fiction. Ha realizzato alcuni dei prodotti televisivi più amati dal pubblico degli ultimi anni sia per la Rai che per Mediaset, da «Un medico in famiglia» ai «Cesaroni», da «Tutti pazzi per amore» allo «Zio d'America», a la miniserie «Sissi». Il produttore Carlo Bixio è morto ieri a Milano dove si trovava per lavoro, in seguito a un improvviso malore che lo ha colto in albergo. Aveva 69 anni. Una vita, la sua, interamente consacrata al mondo dello spettacolo. Era nato a Milano da una famiglia di storiche tradizioni musicali. Il padre, Cesare Andrea Bixio, è stato tra gli inventori della canzone italiana: tra i suoi motivi più conosciuti «Parlami d'amore Mariù». Ma Bixio è noto per aver gestito per diverse edizioni il Festival di Sanremo negli anni '80 con la sua società Publispei e successivamente per un gran numero di eventi e varietà, tra cui «Un disco per l'estate» e «Gran Premio». Ma alla fine degli anni Novanta comincia a produrre anche fiction tv, diventando in breve tempo uno dei protagonisti di questo mondo. In lacrime Lino Banfi: «Perdo una parte di me, uno di famiglia: abbiamo lavorato insieme per oltre 20 anni. Non riesco a smettere di piangere da quando per telefono questa mattina mi hanno avvertito». E sul set di «Un medico in famiglia 7», dove Banfi ha interpretato fino alla sesta edizione Nonno Libero, Bixio era atteso ieri mattina. Claudio Amendola, protagonista di un altra fiction di successo, i Cesaroni: «Stavamo lavorando alla quinta serie. Riusciva sul set a trasmettere a tutti gli attori una grande fiducia».
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