Addio a don Angelo una vita dedicata agli altri

Si è spento a 85 anni l’ex parroco che per 31 anni ha retto il Tempio della Pace nel cortile della chiesa c’erano sempre due tavoli: pane e vestiti per i più poveri 
CARRAI - DON ANGELO DAL SANTO CARRAI - DON ANGELO DAL SANTO
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FIERA. Addio don Angelo, un prete simbolo pur nella sua riservatezza, ché lui per tutta la vita si è dedicato anima e corpo agli altri senza mai farne bandiera. Don Angelo Dal Santo, per 31 anni parroco al Tempio della Pace (dal 1979 al 2010), è stato concreto testimone di un cristianesimo senza se e senza ma: con lui le porte della chiesa, della canonica, del centro parrocchiale erano spalancate più che aperte. A tutti. Nel cortile c’erano sempre due grandi tavoli: uno con il pane per chi aveva fame, uno con i vestiti per chi non li aveva. E l’accoglienza, la comprensione, il perdono e la solidarietà erano il suo credo quotidiano. È morto venerdì pomeriggio, a 85 anni, all’Opera della Provvidenza Sant’Antonio a Sarmeola, dove era ospite del 2013. Un parroco speciale, don Angelo, per una parrocchia speciale, il Tempio della Pace, tra la stazione e le cucine popolari. Una parrocchia – come lui stesso la descriveva – con solo 800 abitanti, ma con 500 abitazioni con studenti e famiglie di immigrati, 700 uffici, tra cui il tribunale e 30 banche, con migliaia di persone che lavorano, fanno colazione o pranzo nei 65 bar, aperti di giorno, chiusi di sera. Una parrocchia che con lui era diventata rifugio per tanti senza tetto, senza documenti, senza sostegno e casa per associazioni di immigrati e per molti giovani, perfino per i ragazzi della giocoleria ai quali aprì le porte della sala grande perché si allenassero: e lui ogni volta arrivava con il thé caldo d’inverno e freddo d’estate e le caramelle, per tutti.


Don Angelo era nato nel 1931 nel quartiere san Lazzaro, prima che diventasse zona industriale. La sua ordinazione presbiterale nel 1957, coincise con l'inaugurazione della nuova chiesa, pensata per un paese nuovo. Prete novello rimase accanto al suo parroco anziano per due anni. Svolse il ministero di cooperatore per un anno a Cervarese Santa Croce e per sei anni a Mestrino, dove lavorò con i giovani. Nel 1969 il vescovo Girolamo lo chiamò a succedere a monsignor Nervo come parroco di Santa Sofia. Vi rimase quattro anni, poi tornò in servizio nella parrocchia della Cattedrale. Nel 1979 assunse l'eredità del vecchio parroco del Tempio della Pace don Pietro Pengo. La messa di ringraziamento, di suffragio e di commiato sarà celebrata mercoledì 13 settembre alle 10.30 nel Tempio della Pace, presieduta dal vescovo Claudio, con la partecipazione del vescovo Francesco Brugnaro, cresciuto nella parrocchia della Pace e ordinato prete nella stessa chiesa dal cardinal Carlo Maria Martini il 18 dicembre 1982.


Alberta Pierobon


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