Addio a Maria Nella Berto la fondatrice dell’Oic

È morta ieri, i funerali martedì nella chiesa del Nazareth. Tutto cominciò nel 1955 con una casa di riposo per domestiche. Angelo Ferro: «Una grande donna»

Aveva 82 anni, Maria Nella Berto, che nel 1955 assieme a monsignor Antonio Varotto, fondò l’Opera Immacolata Concezione. E’ mancata ieri mattina. Si era sentita male venerdì sera, mentre era nella chiesa del Nazareth, dove abitava in un appartamento arredato da mille testimonianze e ricordi: è stata accompagnata a letto, poi alle 21 le sue condizioni si sono aggravate ed è stata trasportata all’ospedale. Lunghe ore sotto i ferri, ma l’ictus ha avuto la meglio. «E’ mancata serenamente», racconta Angelo Ferro, presidente dell’Oic, «una persona speciale, che tanto ci ha insegnato e che ha aperto una strada molto innovativa. Era lucida e attiva nonostante la disabilità che da anni la accompagnava. Il 21 ottobre scorso era venuta al convegno all’Oic alla Mandria, ed è stata destinataria di un lungo applauso di riconoscenza».

Nel 1955 Nella Berto e monsignor Varotto aprirono la prima casa di riposo, in via Nazareth: era destinata alle domestiche che, diventate anziane e lasciate a casa dal lavoro, spesso non avevano più posto dove andare. E poi, anno dopo anno, la crescita dell’Oic. All’inizio lei e Varotto erano vice presidenti, presidente era un giovanissimo Angelo Ferro, che fino al 1975 mantenne la carica. Poi fu Berto al vertice: «Nel 1995 fu operata alla carotide», ricorda Ferro, «prima dell’intervento mi disse che se qualcosa non fosse andato bene, avrei dovuto sostituirla». E questo successe, perchè Nella Berto entrò in coma. Quando si riprese, era in sedia a rotelle e provata ma sempre desiderosa di dedicarsi a quella sua grande creatura, l’Oic: le fu affidata la delega per gli arredamenti delle nuove case e lei lo faceva con grande passione. «Una donna di grande determinazione, grande competenza e con il cuore sempre aperto a tutti», racconta ancora Ferro: «Una donna che ha creato un’impresa con la sua capacità femminile di attenzione al prossimo e ha rivoluzionato la filosofia delle case di riposo. Per esempio, che ciascuno si portasse i propri mobili, da casa, all’epoca era una novità assoluta». E quella pulizia quasi esasperata che richiedeva, eredità delle domestiche, le ospiti “fondatrici”. Ferro, con trasporto e affetto, ricorda anche la «grande capacità europea di Nella Berto che fondò l’Eurag, associazione europea di case di riposo. Promuoveva la via italiana, quella dei villaggi, dove persone con storie diverse trovassero l’ambiente favorevole per vivere bene assieme. Insomma, una grande persona».

Le esequie saranno martedì 6 novembre alle 10 nella chiesa Centro Nazareth in via Nazareth 38. Domani alle 18.30 inizieranno i saluti dei commiato con la recita del Rosario. «Da lassù, con le migliaia e migliaia di ospiti che ti hanno preceduto, aiutaci a conservare e promuovere questa grande eredità di valori», si legge nell’addio apparso ieri sul sito dell’Oic.

Alberta Pierobon

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