Addio a Paolo Luni, maestro padovano di pasticceria

PADOVA. È morto Paolo Luni, il titolare della blasonata pasticceria Estense in via Forcellini, uno dei locali più conosciuti in città. Aveva 72 anni. I funerali non sono stati ancora fissati. Probabilmente si terranno domani nella cappella del Villaggio di Sant’Antonio, a Noventa. Lascia la moglie Ester ed i tre figli Francesco, Beatrice e Federica.
Era caduto, pochi giorni fa, sulle scale della sua abitazione mentre stava andando a lavorare in laboratorio. Aveva battuto la testa a terra e, quindi, era stato portato subito al vicino ospedale per emorragia cerebrale. All’inizio sembrava una banale caduta ma all’improvviso le sue condizioni si sono aggravate fino alla peggiore delle eventualità.
Paolo Luni era nato a Monselice nel 1947 e si era fatto le ossa nella pasticceria di famiglia, come apprendista. Proprio quest’anno aveva festeggiato i 60 anni di attività artigianale assieme ai figli Federica, presidente della sezione pasticcieri in Appe e Francesco, vincitore pochi mesi fa della medaglia d’argento nel concorso nazionale “Panettone d’Oro”, organizzato dalla Fipe. La figlia Beatrice, invece, ha scelto di non seguire l’arte di famiglia e lavora come disegnatrice di moda a Milano.

Paolo Luni, cugino dell’ex direttore dell’Appe Angelo, era considerato un punto di riferimento per la pasticceria veneta tradizionale. In laboratorio Luni senior era un vero maestro a preparare tanti dolci, anche se la sua specialità erano anche le frittelle di Carnevale. È stato formatore per numerosi giovani, anche nelle scuole.
Ma non c’era solo il lavoro: per 25 anni consecutivi è stato volontario della Croce Verde, ricevendo anche il tradizionale distintivo dell’associazione. «Il nostro papà – sottolineano i figli Federica, Francesco e Beatrice, ancora increduli – aveva una sensibilità e un acume eccezionale. Era un passo avanti in tutto, nel lavoro come nelle sue passioni».
«Paolo era uno dei pochi veri rappresentanti della pasticceria padovana tradizionale – osserva Erminio Alajmo, presidente Appe – Un autentico maestro che ha saputo sempre coniugare la passione sia con la professionalità e sia con la capacità imprenditoriale. Le mie più partecipate condoglianze a tutta la famiglia».
«Era un esempio di imprenditorialità d’altri tempi, sempre attento e impegnato socialmente – lo ricorda il presidente della Camera di commercio Antonio Santocono – Esprimo il cordoglio e la vicinanza alla nostra consigliera camerale Federica Luni e a tutta la sua famiglia». —
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