Addio a Zotti, medico e politico

Fu presidente del consiglio comunale dal 2001 al 2004
 
La sua personalità si può riassumere in una parola, anzi due. Un «gran signore» che si è spento serenamente ieri mattina, a 84 anni compiuti lo scorso 26 ottobre. Giancarlo Zotti non ha superato le complicanze di un ictus che lo aveva colto da poco più di un mese, e che lo costringeva al ricovero in ospedale, a Padova.
 Si prevede già un Duomo stracolmo, domani alle 15.30, per i funerali di chi è stato medico di fama (ma anche laureato in filosofia, sua grande passione) e politico nei ranghi prima della Dc e poi di Forza Italia, diventando presidente del consiglio comunale da fine 2001 al 2004. Il professor Zotti lascia due figli: Carlo Alberto, che insegna cinema e fotografia all'università, e Isabella, dirigente in Provincia. Conosciuti anche come «Zotti Minici», ovvero anche col cognome della madre Laura (la cui collezione di lanterne magiche è ospitata nell'omonimo museo a Palazzo Angeli, con affaccio sul Prato della Valle), separata da anni dal marito. Il fratello di Giancarlo Zotti, Enzo, è stato senatore per la Dc ad inizio anni '90. Giancarlo Zotti entrò a Palazzo Moroni nel 1993, surrogando Vittorio Bigolaro come consigliere Dc. «Doroteo» moderato, passò prima al gruppo dei Popolari e poi venne rieletto nel 1999 sotto Forza Italia, sotto l'amministrazione di Giustina Destro. Il 12 novembre 2001 è eletto presidente del consiglio comunale, dove ebbe sempre la stima anche dell'opposizione. E proprio nella seduta del «suo» consiglio, lunedì prossimo, sarà ricordato. Non rieletto nel 2004, lasciò la vita politica attiva, amareggiato da alcuni personalismi che non sposavano la sua visione.  «Sono colpita: è morto un gran signore, che non ha mai accettato la politica urlata, e che godeva del rispetto di tutto il consiglio - ricorda l'ex sindaco Destro -. Sapeva evitare le rotture, non per mancanza di coraggio ma per il suo grande stile: è stato un ottimo consigliere durante il mio mandato».  Commosso anche il ricordo di Domenico Menorello, che con Lionello Toniolli, Surendra Narne, Tommaso Riccoboni e altri formava un gruppo di giovani rampanti che avevano in Zotti un riferimento: «E' rimasto in forma fino a qualche tempo fa, mi ha insegnato che l'amicizia disinteressata è possibile anche in politica. Parlando con lui c'era sempre da imparare: anche nei momenti più difficili e tesi, manteneva la calma e trovava una soluzione». La salma di Giancarlo Zotti sarà tumulata nel cimitero di Asiago. (e.a.)

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