Addio alla quercia monumentale dei Colli Euganei

L’albero secolare all’incrocio tra le vie Montà e Ca’ Orologio a Baone è completamente rinsecchito. Polemiche sugli interventi 

BAONE. L’emergenza Covid-19 si porta via anche la quercia secolare di Baone. Uno degli alberi monumentali dei Colli Euganei si è spento senza che nessuno si accorgesse del suo malessere, si tratta di Quercus petraea, chiamata comunemente Rovere, ma conosciuta da tutti come “la quercia di Baone”.

Un albero monumentale, che è già stato al centro di numerose polemiche, da settimane non mostra gemme, foglie verdi e nessun segno di vita. Questo è il triste spettacolo a cui assiste chi transita nell’incrocio tra via Montà e via Ca’ Orologio. Il suo tronco armonioso e maestoso mostra una corteccia secca, rotta, senza la linfa vitale che le scorre dentro, una potatura drastica evidenzia rami che hanno sofferto, tenuto duro, ma che non hanno avuto la forza e le cure necessarie per germogliare.

Restano le poche foglie secche dell’autunno, che come in tutti gli esemplari del genere Quercus, sarebbero cadute solo in primavera per lasciare spazio alle nuove gemme. Le foglie secche sono una bandiera che mostra la sconfitta di questa pianta monumentale, già nel 2015 il comitato Ciwikamente Cittadinanza Attiva Baone aveva puntato il dito contro l’amministrazione provinciale per la mutilazione della chioma dell’albero, che ne aveva compromesso la sopravvivenza.

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Infatti il comitato aveva auspicato che gli interventi fitosanitari e di potatura fossero fatti solo dopo attenti studi botanici e da mani esperte, dato la fragilità dell’albero e la sua importanza.

Nel 2018 un comunicato del comune di Baone riporta le problematiche, spiegando che «ogni intervento fatto è volto a protrarre la sopravvivenza della pianta, con la consapevolezza che è possibile solo rallentare un inevitabile decadimento definitivo della stessa». Ora resterà da chiarire se dal 2016, data dell’ultimo intervento, sono stati fatti tutti gli accertamenti e le procedure necessarie per evitare la morte di un albero che era il simbolo del patrimonio arboreo monumentale dei Colli Euganei. —
 

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