Addio Daniela Pancheri, prima bancaria poi stilista dei colori del mondo

PADOVA. I colori di Daniela, il suo estro creativo, la sua solarità si sono spenti, ieri mattina, a causa di un tumore contro cui ha combattuto strenuamente, fino all’impensabile peggioramento di quindici giorni fa. Aveva 55 anni.
Attiva fino all’ultimo «Ha lavorato nel suo negozio di riviera Mugnai fino a due settimane orsono», racconta la madre, Alessandra Baldan, già sindaco di Cadoneghe, «a creare i suoi modelli, a prendere contatti con i clienti italiani ed esteri». Poi le condizioni di Daniela Pancheri sono peggiorate. I genitori e il compagno Andrea le sono rimasti accanto. «Le ho tenuto la mano fino all’ultimo» sospira la madre. «Mi consola che siamo riusciti a infonderle coraggio e serenità sino all’ultimo suo respiro. Era una guerriera, che prendeva sempre le cose per il verso positivo: era fatta così, solare, e la sua solarità la rispecchiavano i colori che metteva nelle sue creazioni di moda».
Cambio di vita Singolare, Daniela, lei come la sua storia: dopo la laurea in Giurisprudenza le si prospetta un lavoro in banca, che accetta e anzi fa pure carriera, passo passo, fino a diventare direttrice. Poi la svolta: a Ponza viene “folgorata” dai berrettini fatti a mano e pensa che è quello che vuole fare, creare i propri modelli. Dalla sua ha le nozioni di uncinetto e ferri impartitele da una straordinaria maestra di terza elementare e così si mette a sferruzzare e realizza dei berretti, in lane pregiatissime, dalla caratteristica guarnizione a pon pon. Un successo. «Quando ci ha annunciato che avrebbe lasciato la banca per creare una sua linea di moda eravamo tutti preoccupati» prosegue la mamma, «ma lei si sentiva che quella era la sua strada e l’ha perseguita con successo. Seguendola nei suoi viaggi di lavoro siamo stati a New York e Tokyo, dove è stato emozionante vedere le sue creazioni esposte nei negozi. Quest’inverno dalla Germania le hanno scritto di aver riempito di colori la città grazie ai suoi berretti. Con uno di quelli riposerà e con la sua inseparabile pashmina».
Col marchio Danielapi ha realizzato oltre ai suoi inconfondibili copricapi, anche sciarpe, borse, scarpe e vestiti, traendo ispirazione dai suoi viaggi in tutto il mondo, anche se il suo posto del cuore era la Puglia, dove con il compagno aveva ristrutturato una lamia, una caratteristica abitazione immersa tra gli ulivi. Il suo paradiso, dove correva a rigenerarsi appena aveva del tempo libero.
«Chi l'ha vista crescere fin da bambina ricorda i suoi successi nello sport, nella scuola e nella professione, cresciuta in quella Cadoneghe di sinistra e fortemente impregnata di valori democratici che hanno visto la madre diventare il primo e unico sindaco donna» la ricorda l’ex primo cittadino, Elio Armano.
L’ultimo saluto a Daniela è stato fissato per martedì alle 16 alla casa funeraria Brogio a Cadoneghe. —
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