Addio posti di lavoro nei centri per anziani

La Casa di riposo di Cittadella, Campo San Martino e Piazzola sul Brenta appalta l’assistenza a una cooperativa: saltano dodici operatori socio-sanitari a termine
Di Silvia Bergamin
BARON CASA DI CURA BREDA CAMPO SAN MARTNO BARON
BARON CASA DI CURA BREDA CAMPO SAN MARTNO BARON

CITTADELLA. Incubo precariato a Cittadella: dodici operatori socio sanitari attivi nel Centro residenziale per anziani di Cittadella, Campo San Martino e Piazzola sul Brenta rischiano di finire su una strada. Dalla direzione è arrivata la doccia gelata: i contratti a tempo determinato non saranno rinnovati. Motivo? A quanto pare, le risorse scarseggiano.

Il direttore della Casa di riposo, Giorgio Andrea Prevedello, descrive il quadro della situazione: «Qualche giorno fa ho convocato un incontro con tutti i dipendenti delle sedi. Ho voluto comunicare loro che la nuova struttura di Piazzola sul Brenta, che andremo ad inaugurare a fine settembre, partirà con operatori a standard, circa una dozzina, che saranno gestiti direttamente da una cooperativa. A Campo San Martino, tra fine settembre e i primi di ottobre, nella sede di villa Breda, verrà aperto un cantiere: l'edificio, piuttosto datato, necessita di importanti lavori di ristrutturazione. In questa fase, i 48 ospiti, saranno trasferiti a Piazzola sul Brenta: 24 per volta, a seconda del piano dello stabile interessato dall'opera di riqualificazione».

Chi saranno gli operatori socio-sanitari che andranno a prestare servizio nella nuova struttura di Piazzola? «Al momento non possiamo saperlo», sostiene Prevedello. «Sará la cooperativa che deciderà».

Sta di fatto però che gli operatori con contratto a tempo determinato in scadenza nei prossimi mesi, una dozzina, sono in agitazione: per loro, infatti, non è previsto il rinnovo. Una soluzione potrebbe esserci: non potrebbero andare loro a lavorare a Piazzola sul Brenta? «Noi, naturalmente», assicura Prevedello, «chiederemo alla cooperativa che i 12 contratti a tempo determinato vengano assorbiti nel loro organico, alla luce anche dell'esperienza maturata in questi anni di lavoro, ma purtroppo non sono in grado di garantirlo». Nessuna certezza, il rischio di rimanere senza occupazione è reale. Ed è proprio per questo che, in questi giorni, gli operatori sanitari a termine si sono messi in moto per trovare un altro posto di lavoro: «Alcuni di noi lavorano nelle strutture di Cittadella e Campo San Martino anche da cinque anni. Cosa succederà il prossimo mese, quando i contratti inizieranno a scadere?» La soluzione ottimale sarebbe quella di continuare a lavorare lì dove hanno maturato competenze e creato rapporti umani importanti: «Speriamo di non doverci trovare in mezzo a una strada: in questo lavoro abbiamo investito energie, tempo, professionalità e tanto cuore».

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