Monselice, pestaggio e minacce per una denuncia: due arresti

Due uomini in carcere per aver reso la vita impossibile a un uomo che aveva denunciato il furto della propria auto. Prima l’aggressione con calci e pugni, poi le minacce di morte usando anche un coltello

I fuochi pirotecnici sequestrati a casa di uno dei due arrestati
I fuochi pirotecnici sequestrati a casa di uno dei due arrestati

Due tunisini di 25 e 20 anni sono finiti in carcere con l’accusa, formulata dalla Procura di Rovigo, di rapina, lesioni personali e danneggiamento in concorso. Il 25enne dovrà inoltre rispondere anche dei reati di atti persecutori e porto abusivo di arma o oggetti atti ad offendere. La misura cautelare è stata disposta dal Tribunale di Rovigo ed è stata eseguita dai carabinieri della Stazione di Monselice.

Tutto ha avuto inizio lo scorso 26 maggio, quando i due indagati si sono introdotti con la forza all’interno dell’abitazione di un uomo, che il giorno prima aveva subito il furto dell’auto, sottratta mentre era parcheggiata davanti casa.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due lo avrebbero aggredito colpendolo con calci e pugni al volto, causandogli lesioni e portando via un televisore. Durante l’aggressione, la vittima sarebbe stata anche minacciata di morte come forma di ritorsione per la denuncia presentata la sera precedente proprio in merito al furto dell’auto.

A seguito di quella denuncia, il ventenne era stato arrestato e nei suoi confronti era stato disposto il divieto di dimora nelle province di Padova e Rovigo, misura che risulta violata nel momento stesso dell’aggressione.

Una volta usciti di casa, i due avrebbero anche danneggiato lo specchietto e la portiera dell’auto della vittima. Ma l’incubo per quest’ultima non era ancora finito. Nei giorni successivi, il 25enne si sarebbe infatti ripresentato davanti all’abitazione, una volta in compagnia di altre persone ancora in fase di identificazione, armato di coltello a serramanico.

In quella occasione avrebbe nuovamente minacciato e molestato il residente, generando in lui un forte stato di paura e ansia, fino al punto da fargli temere seriamente per la propria incolumità e per quella dei familiari. L’uomo, ormai spaventato, ha cominciato ad alterare le proprie abitudini quotidiane, tanto da decidere, una notte, di dormire in auto nei pressi della caserma dei carabinieri di Monselice pur di sentirsi al sicuro. In un altro episodio, il 25enne si sarebbe limitato a passare ripetutamente sotto casa sua, alimentando ulteriormente il suo stato di agitazione. In entrambe le occasioni avrebbe ribadito l’intimidazione a ritirare la denuncia.

Il 25 enne è stato arrestato e portato nel carcere di Rovigo, mentre il 20enne era già detenuto per altri motivi. Durante la perquisizione domiciliare effettuata in seguito all’arresto, i carabinieri hanno trovato nella disponibilità del venticinquenne 18 grammi di hashish, materiale per il confezionamento della droga, la somma di 32.820 euro in contanti, il televisore sottratto durante la rapina, 43 chilogrammi di fuochi pirotecnici di libera vendita e il coltello a serramanico usato per le minacce.

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