Aereo rotto, giorno di ferie in più per comitiva di veneti a Fuerteventura

CAMPOSAMPIERO. Guasto all’aereo, si blocca il “cambio ferie” su Fuerteventura. Poco male per coloro che ieri dovevano rientrare via Verona e si fanno un giorno in più di vacanza a spese di Alba Star, la compagnia spagnola che effettua i transfert. Sicuramente infuriati quelli che sono arrivati ieri alle 5 all’aeroporto Catullo e se ne sono dovuti tornare a casa in attesa della chiamata o alloggiare in un hotel messo a disposizione dalla compagnia aerea. Fra i “fortunati” ci sono cinque persone di Camposampiero, sei di Castelfranco Veneto, altri quattro del Vicentino, vacanzieri di Bergamo e di altre città del Nord.
«Dovevamo essere in Italia lunedì alle 16.30 e con noi anche le persone di Castelfranco, che però alloggiano in un altro hotel. Ma la sera prima, alle 23, ci hanno comunicato che la compagnia aerea Alba Star con partenza da Verona ha un aereo rotto» fa sapere Davide di Camposampiero, «e siccome è la settimana dopo Ferragosto, non hanno velivoli sostitutivi. Quindi ci hanno dato un altro giorno di permanenza qui al villaggio Settemari, tutto pagato. Noi andiamo bene, ma chi arriverà farà un giorno in meno».
Conferma il problema Laura Azzoni, addetta stampa dell’aeroporto di Verona. «Non è arrivato l’aeromobile, abbiamo la conferma del guasto» dichiara Azzoni, «le persone rimaste a Fuerteventura sono state sistemate in tre diversi alberghi, il soggiorno è gratuito». Per i passeggeri rimasti bloccati a Verona, l’addetta stampa conferma che una parte è rientrata a casa, altri hanno preferito soggiornare negli alberghi messi a disposizione a Verona. «Per il giorno di vacanza in meno possono rivalersi sulla compagnia aerea direttamente o tramite l’agenzia viaggi. Immagino che per molti sia l’unica settimana di ferie durante l’anno e non è certo piacevole».
Fra le persone bloccate nell’isola spagnola ce ne sono molte che dovevano riprendere il lavoro. Pure una dipendente di un supermercato di Camposampiero, assunta a tempo determinato e già “graziata” con il rientro di martedì. Figurarsi quando ha informato che non sarebbe rientrata prima di giovedì mattina. Ora teme di venire licenziata.
Mentre le persone bloccate si mettevano in contatto con l’Italia per avvisare del disservizio, la responsabile del villaggio si faceva in quattro per sistemare il centinaio di persone impossibilitate a partire. Idem la compagnia aerea per riorganizzare i voli. Il rientro di ieri è stato così spostato ad oggi. «Ci hanno informato che partiamo da Furteventura alle 10 ma invece di farci arrivare a Verona ci mandano a Milano Malpensa, dove faremo scalo nel pomeriggio» dice ancora Davide, «poi ci portano a Verona con un pullman». —
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