Affitta la casa ai clandestini Blitz della polizia cinque denunce

GUIZZA. Era riuscito ad assicurarsi una media di 1.200 euro al mese affittando in nero il loro appartamento a quattro stranieri irregolari. Una pratica illegale, costata la pesante accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina a un sessantatreenne italiano. L’escamotage dell’uomo, nativo della provincia di Udine ma residente a Padova, è stato scoperto dalla polizia grazie alle segnalazioni di alcuni residenti della palazzina al civico 1 di via Vincenzo Monti, nel cuore della Guizza.

I SOSPETTI

Gli inquilini avevano notato l’andirivieni di nordafricani dall’appartamento del sessantenne, dando il via a una serie di appostamenti degli agenti che giovedì hanno fatto scattare un controllo mirato. Hanno colpito nel segno, rintracciando tanto il proprietario quanto i quattro abusivi, due dei quali minorenni. Mentre tutti venivano prelevati e trasferiti in questura si è cominciato a ricostruire i contorni della vicenda, scoprendo che da tempo l’italiano aveva di fatto subaffittato la propria abitazione agli stranieri.

le indagini

Come siano entrati in contatto, da quanto vivessero lì e se prima di loro fosse toccato ad altri, sono interrogativi tutt’ora oggetto d’indagine. Quel che è certo che ciascuno dei nordafricani, tutti tunisini irregolari, versava ogni settimana fra cinquanta e cento euro al proprietario, che li aveva sistemati in due stanze doppie continuando lui stesso a vivere in quell’appartamento. A provare i pagamenti illeciti è stato il libro paga tenuto dal sessantatreenne su un quadernetto dove appuntava ogni entrata, ora sotto sequestro. S.F., già colpevole di reati contro il patrimonio, è stato denunciato per favoreggiamento.

le denunce

Stesso provvedimento ma con una diversa accusa per i due stranieri maggiorenni, risultati inottemperanti a un ordine del questore che imponeva loro di lasciare l’Italia e che ora, tramite l’Ufficio immigrazione, sono stati trasferiti al Centro di permanenza temporanea di Trapani in attesa del rimpatrio. I due adolescenti invece sono stati affidati a due strutture protette come disposto dall’autorità giudiziaria competente. Quello della Guizza non è il primo episodio in città, dove più volte sono stati scoperti proprietari o affittuari che si facevano pagare profumatamente per offrire alloggio a clandestini. Eclatante il caso di via Col Beretta, dove a maggio nel giro di una settimana un quarantenne era stato prima denunciato e poi arrestato perché scoperto due volte con degli irregolari stipati nella casa della madre, anche dopo il sequestro dell’immobile. —

Serena De Salvador

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova