Ha ferito tre persone in ospedale a Cittadella, l’aggressore a processo
Violenza a Cittadella contro il personale sanitario lo scorso novembre. Il 34enne aveva colpito con un coltello un medico, un infermiere e un carabiniere. Ma il perito ha certificato la non imputabilità perché risulta mentalmente infermo

È accusato di avere ferito tre persone durante una mezz’ora di follia al Pronto soccorso dell’ospedale di Cittadella lo scorso 2 novembre.
Nel corso dell’udienza preliminare di fronte al gup Domenica Gambardella lo scorso febbraio il perito nominato dalla procura ha determinato che Riccardo Velo, 34 anni, protagonista dell’episodio di violenza, è però incapace di intendere e di volere, e quindi non imputabile.
Ciò nonostante il 34enne andrà a processo il mese prossimo, anche se l’udienza è come già scritta in quanto quella perizia della dottoressa Alessia Cicolini (direttrice del Rems di Castiglione delle Stiviere) chiarisce come l’imputato non fosse capace di comprendere il significato del proprio comportamento e delle proprie azioni.
Si tratta di un passaggio fondamentale perché si possa procedere con il riconoscimento dell’infermità mentale. Nel frattempo è stato chiesto l’inserimento in una struttura di tipo Rems, ossia una delle 32 residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza specializzate nell’accogliere detenuti con problemi psichiatrici.
Al momento però Velo è in graduatoria, e resta quindi in carcere, sotto sorveglianza.
Il 2 novembre Velo era uscito di casa a piedi scalzi. Dopo aver vagato per il centro spaventando alcuni passanti, si era diretto all’ospedale di Cittadella. Incapace di far fronte al profondo rancore che nutriva verso gli psichiatri che lo avevano avuto in cura, ha ammesso.
Aveva una meta e anche uno scopo in testa quella mattina: andare al Centro di Salute mentale e fare del male agli psichiatri. E siccome lì non ha trovato nessuno si è diretto al Pronto soccorso: «Ho cercato qualche dottore, ne è uscito uno. L’ho colpito e ferito. Dopo ho ferito un infermiere», ha raccontato lui stesso davanti al gip durante l’interrogatorio di garanzia dopo esser stato arrestato.
L’aggressione in Pronto soccorso ha scatenato il fuggi fuggi generale fino a quando, nel giro di pochi minuti, è arrivata una pattuglia di carabinieri raggiunti da altri quattro colleghi. Grazie al coraggio di uno dei militari è stato possibile scongiurare che l’episodio di violenza finisse in tragedia.
È stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio, lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale, ma dalla perizia risulta non imputabile.
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