Agibilità fasulla, archiviato il caso

Falso “in buona fede” firmato da un geometra per un cliente

VIGONZA. Si conclude con la richiesta di archiviazione il caso di una dichiarazione di agibilità falsa su carta intestata del Comune. Il sostituto procuratore Giorgio Falcone, che ha seguito il procedimento innescato da un esposto di Federico Visentini, ha ritenuto non vi sia luogo a procedere nei confronti del geometra Domenico Ceoldo, che ha confermato di aver sottoscritto la dichiarazione. «La vicenda appariva fin dall’inizio quasi bizzarra», secondo Falcone, dato che « il presunto certificato di agibilità», «sottoscritto con il proprio nome dall’autore», è «stato depositato proprio» in municipio. Alla luce «delle spiegazioni offerte dallo stesso indagato», conclude il pm, la vicenda può essere «archiviata come falso non accompagnato dal dolo», bensì da un «grossolano errore» determinato da «imperizia e inesperienza e dalla presunta particolarità del caso(certificazione di agibilità dopo un mero cambio di destinazione d’uso)». Perciò «il falso appare così palese e commesso alla luce del sole da non poter essere che determinato da un evidente errore. Errore che, pur essendo certamente colpevole, non consente di ritenere il fatto penalmente rilevante». Visentini ha portato in Tribunale il geometra Ceoldo in seguito all’acquisto di un immobile nel 2007.

«Quando fu l’ora del preliminare», racconta, «chiesi tutti i documenti. Mancava l’agibilità, così decisi di non procedere». Dopo un po’, l’agenzia immobiliare comunicò a Visentini che la richiesta di agibilità era stata depositata in Comune e gli inviò «un’ingiunzione di pagamento della commissione senza aver fatto nessuna vendita e senza preliminare». Visentini richiese i documenti al Comune e ricevette anche quello «firmato dal geometra privato Domenico Ceoldo». Resta da capire com'è possibile che un ufficio tecnico comunale abbia accettato una simile dichiarazione di agibilità. (g.a.)

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