Agnese, Flora e Licia, tre gemelle padovane “rare”. Mamma Olga: «Le aspettiamo a casa»

PADOVA. Per Olga Bernardi e Giuliano Zogno il 2020 resterà un anno indimenticabile, non per la pandemia: il primo dicembre sono nate nel reparto di Divisione ostetrica dell’Ospedale di Padova le loro tre figlie, tre gemelle monocoriali, ovvero che hanno condiviso la stessa placenta, un caso eccezionale che capita una volta su un milione.
Hanno già una sorellina maggiore
Agnese, Flora e Licia, questi i nomi scelti per le bambine, sono in salute e resteranno in incubatrice ancora per qualche settimana, momento in cui potranno raggiungere la loro casa nel quartiere di Voltabarozzo, dove oltre che a mamma e papà le attenderà la sorella maggiore Fiamma, che ha 7 anni e mezzo. «Abbiamo saputo al terzo mese di gravidanza che sarebbe stato un parto gemellare, è stata una bella sorpresa, di certo inaspettata» spiega mamma Olga, appena dimessa dall’ospedale «la prima preoccupazione è stata per la mia salute, non sapevo se sarei stata in grado di portare a termine una gravidanza trigemellare. E poi la preoccupazione è stata per loro, ci hanno spiegato tutto quello che poteva succedere in questa situazione. Fortunatamente è andato tutto bene».
Una gravidanza davvero speciale
In questo percorso Olga Bernardi è stata seguita dalla clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano, specializzata nei parti gemellari monocoriali, in questo caso triamniotico, le bambine erano in tre diversi sacchi amniotici. «È stato importante essere seguita dalla clinica milanese» continua Olga «in questo tipo di gravidanza l’obiettivo è arrivare tra la 32esima e la 34esima settimana perché i bambini siano formati e possano affrontare il parto. Questo era il mio primo pensiero. Dopo un’estate tranquilla, in cui sono anche riuscita a fare qualche giorno di vacanza con la famiglia, sono arrivata alla fine della 32esima settimana ed è stato fissato il giorno del taglio cesareo. Sono stata fortunata, le bambine stanno bene, pesano circa un chilo e mezzo e dovranno crescere ancora un po’ prima di venire a casa».
Aria di casa tra un mese
Passati i mesi più difficili dal punto di vista fisico, ora inizia la seconda fase di questa gravidanza speciale: le gemelle resteranno in ospedale almeno un altro mese, la mamma le potrà andare a trovare una volta al giorno per un’ora. «Forse questo è il momento in cui le restrizioni dovute al Covid pesano di più. Mio marito Giuliano non ha potuto assistere alle ecografie nei mesi scorsi, ha sempre atteso fuori, come gli altri padri, e non ha ancora potuto vedere le bambine. La sorellina Fiamma le potrà vedere solo quando saranno dimesse, così i nonni e chi ci sta vicino». Nonostante tutto la famiglia Zogno è al settimo cielo, dalla nonna Lucia che ha postato sul suo profilo Facebook la lieta notizia al Dipartimento di Matematica dell’Università, dove lavora la super mamma, che nella homepage del sito ha ora tre fiocchi rosa.
C'è chi aspetta
Fiamma, che sa di avere un compito importante come sorella maggiore, per il momento attende dai nonni e ha aiutato i genitori a scegliere i nomi per le sorelline: «Abbiamo scelto tutti insieme» spiega Olga «volevamo dei nomi semplici, che da una parte ci ricordassero delle persone a noi care: Agnese, ad esempio, è il nome della nonna paterna. Ma allo stesso tempo volevamo anche dei nomi che fossero diversi anche foneticamente. Che si differenziassero».
Un grande affetto generale
Per il ritorno alla normalità servirà ancora qualche settimana, il nuovo anno inizierà per la famiglia Zogno con una quotidianità diversa e intensa: «Tutti ci stanno dimostrando un grande affetto e ci stanno dando sostegno perché sappiamo che adesso arriverà un’altra parte difficile, che sarà la gestione familiare» dice Giuliano «ma tireremo fuori tutta la nostra forza e gioia per affrontare questo nuovo percorso. Sarà sicuramente dura ma ci daranno tante soddisfazioni, ne sono certo. Siamo curiosi di vivere la gemellarità giorno dopo giorno, di vedere come interagiranno tra di loro, come si supporteranno». In queste ore, oltre ai fiocchi rosa che testimoniano l’arrivo delle tre bambine, sono le parole a fare la differenza: «Un mio collega mi ha detto “un entusiasmo creativo vi animerà”, una frase che abbiamo fatto subito nostra» dice mamma Olga «io sono una matematica e quando parti con una dimostrazione non sai mai se viene, devi provare. In questa avventura ci metto gli stessi ingredienti. Sento che andrà bene». —
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