Al corso di autodifesa a Limena si impara a sparare al ladro

Lezioni anti-aggressione in casa organizzate dal Comune e destinate alle donne La simulazione con le pistole nel giorno dell’approvazione al Senato della legge



In singolare concomitanza con l’approvazione della nuova legge che disciplina la legittima difesa, a Limena, all’annuale corso anti aggressione organizzato dal Comune e dedicato alle donne, le signore hanno provato l’utilizzo di armi per contrastare l’ingresso in casa e la possibile aggressione da parte di un individuo.

ARMI IN pugno

Impugnata una pistola caricata a salve, a coppie hanno sperimentato cosa significa tenere un’arma in mano e appreso le corrette procedure per utilizzarla contro qualcuno. Il corso già prevedeva la lezione pratica di questo tipo, dopo quelle teoriche e le simulazioni di difesa in strada e in casa: singolare che sia finita in calendario in concomitanza dell’approvazione in Senato delle nuove norme che disciplinano la difesa in casa. Diverse le reazioni delle donne che hanno partecipato alla prova, da chi quasi si spaventa per il fragore del colpo in un ambiente chiuso come una camera da letto a chi, quasi come gesto liberatorio, scarica il resto del caricatore sul ladro ormai atterrato. Poco più che scenette, in realtà, dove alla fine il sorriso ha sciolto la tensione: aggressioni simulate con donne ben consce dell’arrivo di un potenziale aggressore e già armate e pronte al tiro, ben lontane dalla realtà in cui, nella malaugurata ipotesi ci si trovasse faccia a faccia con un malvivente armato, di fatto si viene colti di sorpresa, spesso nel sonno, con tempi di reazione molto più lunghi e assai meno freddezza e lucidità.

L’organizzatrice

«Da sette anni organizzo corsi perché le donne possano difendersi» commenta il consigliere comunale di Limena, Jody Barichello, delegato alla Sicurezza. «La revisione della legge sulla legittima difesa fa in modo che almeno dentro casa una donna possa sentirsi sicura e mettere al sicuro i propri figli, nel caso qualche balordo decida di entrare per derubarla. Abbiamo insegnato i pro e i contro dell’utilizzo di un’arma da fuoco per la difesa abitativa, e di sicuro, chi meglio di una donna può prestare attenzione ed essere sensibile rispetto alla vita altrui».

La nuova legge non autorizza a sparare contro chiunque, ma dispone che la difesa in casa propria sia legittima e introduce il concetto di “grave turbamento” tra le cause di non punibilità. Niente invito a farsi giustizia da sé o a improvvisarsi pistolere: il corso, tra le varie opzioni (difesa passiva e attiva, tecniche e accorgimenti per prevenire le aggressioni) ha proposto anche l’utilizzo delle armi, facendo maneggiare una pistola finta, ma in tutto simile a quelle reali, per far percepire il reale peso di un’arma e illustrare le modalità corrette per utilizzarla senza ferire se stesse. ––



Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova