Alberghiero, troppi iscritti Il preside: «Servono aule»

Luigino Grossele replica alla Provincia sul numero chiuso territoriale «Dobbiamo risolvere il problema in prospettiva, dateci almeno un container»
Di Federico Franchin

ABANO TERME. Come risolvere il sovraffollamento all’Istituto alberghiero di Abano? L’ipotesi avanzata dall’assessore provinciale all’edilizia scolastica, Gilberto Bonetto, di imporre il numero chiuso alle iscrizioni, privilegiando gli studenti padovani, non convince il preside dell’Istituto, Luigino Grossele. Il quale confida che venga trovata la miglior soluzione possibile in via definitiva.

«Pressoché tutti gli studenti frequentanti la classe I di quest’anno sono provenienti dalla provincia di Padova», afferma il preside, «solo 5 su 285 provengono dai comuni confinanti, Vicenza e Venezia. Il problema dell'elevato numero di iscritti non dipende pertanto dalle iscrizioni provenienti da ragazzi non padovani. Serve risolvere la questione non solo per l'anno prossimo ma anche per gli anni futuri, dato che stimiamo che nel giro di un paio di anni si raggiungano i mille iscritti».

All’esterno della succursale di via Monterosso sono già presenti due containers che contengono rispettivamente 3 e 5 aule. Sono tutti container dotati di riscaldamento e aria condizionata, che funzionano a meraviglia. Ne serve almeno un altro per far fronte alle richieste di iscrizione che si prevedono per il prossimo anno scolastico. Finora sono stati investiti 300 mila euro. Ne serviranno altri 150 per mettere una toppa al problema.

«Nell'incontro avuto nei giorni scorsi con la presidente della Provincia e gli assessori competenti (Bonetto e Patron) abbiamo proposto per l'anno prossimo il reperimento di almeno 5 nuove aule», annota ancora Grossele, «ma, in prospettiva, la soluzione è l'edificazione di una nuova struttura adatta alle mutate esigenze didattiche con laboratori moderni e strutture adeguate. Se si parte a breve con la pianificazione è possibile, nel giro di due anni, risolvere il problema compiutamente. Del resto, l'alberghiero di Abano, si merita una struttura scolastica adeguata e al passo con i tempi. Il crescente numero di studenti che chiedono l'iscrizione all'alberghiero testimonia della qualità della proposta formativa del nostro Istituto. Gli studenti capaci, inoltre, dopo cinque anni di studio ed impegno assiduo, trovano facilmente collocazione nel mondo lavorativo, in Italia e all'estero».

Grossele chiude auspicando un grande sforzo da parte della Provincia: «Finora ha risposto sempre in modo positivo alle necessità di spazi. Ai politici chiediamo un ultimo sforzo. Chiudere le porte agli studenti non giova a nessuno. Obbligare uno studente, magari appassionato di ristorazione e già convinto di frequentare una scuola alberghiera, a scegliere un altro istituto, sarebbe un sacrilegio».

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