Albignasego 2016, lo sbarco dei mille

Boom del Comune alle porte di Padova: oggi ha quasi 26mila abitanti. È il centro più popoloso dopo il capoluogo
Di Cristina Salvato
PUCCI.J-AX IPERCITY ALBIGNASEGO
PUCCI.J-AX IPERCITY ALBIGNASEGO

ALBIGNASEGO. Dove sono finiti i residenti spariti da Padova, la cui diaspora ha depauperato demograficamente la città? Quasi un migliaio di loro si sono trasferiti nella vicina Albignasego, dove nel 2016 sono arrivate 810 persone nuove. Grazie anche a un tasso di natalità tra i più alti della provincia (8,4 ogni mille abitanti) e un basso indice di mortalità (5,4, quasi metà della media nazionale che si attesta sul 10), la popolazione di Albignasego conta ora 25.869 abitanti, un numero mai raggiunto prima, che fa della cittadina il municipio più popoloso della provincia, dopo la città.

La quale, negli ultimi 25 anni, ha perso circa 26 mila abitanti mentre, negli stessi cinque lustri, Albignasego ne guadagnava 10 mila. Un balzo in avanti deciso si è visto dopo il 2000. Se nel 2001 la popolazione si attestava su 19.143 abitanti residenti (dati Istat), appena dieci anni dopo questi sono balzati a 23.567, ed è stato un crescendo continuo a far arrivare gli albignaseghesi, nel 2012, a quota 24.140, anno in cui il numero delle famiglie ha sforato il tetro delle diecimila unità. Negli anni a seguire gli abitanti sono diventati 24.951 (nel 2013), 25.365 (nel 2014) e 25.577 (nel 2015).

Un incremento di popolazione dettato, per la stragrande maggioranza, dai padovani, che lasciano la città per spostarsi dove la qualità della vita è migliore, pur rimanendo vicini a Padova, dove probabilmente studiano e lavorano. Non si registra invece un incremento significativo della popolazione straniera, anzi: gli ultimi rilevamenti statistici calcolavano ad Albignasego una percentuale di stranieri pari al 6,2 per cento della popolazione, quindi circa 1550 persone. Di molto sotto le percentuali, anche a due cifre, degli altri Comuni metropolitani.

Albignasego è un paese giovane, dove la maggior parte dei residenti ha un'età compresa tra i quaranta e i cinquant’anni e i minori sono circa cinquemila. Dati che fotografano quindi una realtà demografica formata, per lo più, da famiglie giovani con figli in età scolare. Con quasi un migliaio di scarto tra femmine (13 mila) e maschi.

Cosa attrae tanti i padovani, a tal punto dal lasciare la città per trasferirsi ad Albignasego? Dove, in quartieri come Sant'Agostino, alle porte della Guizza, di albignaseghesi doc ce ne sono pochissimi e il continuo turn over nei palazzi conta principalmente arrivi da Padova.

«A parte la vicinanza alla città, credo siano i servizi ad attrarre i nuovi residenti», commenta il sindaco Filippo Giacinti, «dalle numerose scuole a tempo pieno - che è stata una battaglia portata avanti proprio dalla nostra amministrazione - al collegamento con la città tramite ben tre linee d'autobus urbane, che raggiungono tutte le otto frazioni e quartieri di cui è composta Albignasego, vicina anche al capolinea sud del tram alla Guizza. Sul trasporto pubblico crediamo e investiamo circa 600 mila euro ogni anno». Se è pur vero che ci si incolonna lungo le principali arterie di comunicazione con la città, che resta appunto il maggior polo di attrazione per chi studia e lavora ma vive in cintura urbana, è anche vero che non mancano i parchi verdi e le strutture sportive pressoché in ogni quartiere.

«Siamo tra i Comuni più virtuosi», continua il sindaco Giacinti «e non a caso siamo valutati positivamente per la qualità dei nostri servizi. Nella classifica dei Comuni che spendono meglio per i servizi ai cittadini (rispetto ai cosiddetti fabbisogni standard), Albignasego infatti si trova al ventesimo posto su 104, con un indice di 8.4 sui 10 punti totali».

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