Alì acquista l’area ex ospedale di Mestre

Colpo della società padovana guidata da Francesco Canella: maxi offerta da 26,5 milioni, battuta la concorrenza all’asta



Colpo di scena nella vicenda dell’ex ospedale Umberto I di Mestre, il “buco nero” di quattro ettari che da 12 anni è parte dei mali del centro di Mestre. Ieri l’asta si è conclusa con una novità inattesa. Tutti davano per quasi certa l’assenza di offerte e invece alla fine c’è un compratore, di tutto rispetto.

L’OFFERTA

Il gruppo Alì Spa di Francesco Canella si è aggiudicato l’area per 26,5 milioni di euro. A colpi di rialzi, dalla base d’asta di 15 milioni iniziale, il confronto è stato con la Dream House Mestre, la società dei costruttori Fabio Pesce con Flavio Campagnaro che avevano chiesto al giudice fallimentare di acquisire l’area nei mesi scorsi e si erano già visti arrivare una risposta negativa. Alla fine hanno tentato anche loro l’acquisto all’asta ma a un certo punto hanno dovuto rinunciare. «Certo siamo rammaricati perché all’ex Umberto I avevamo messo gli occhi da tempo», spiega Fabio Pesce, «ma ad un certo punto ci siamo trovati fuori dai giochi. Volevamo fare qualcosa di importante per Mestre. Ora lo faranno altri».

l’area

Con la vendita sfuma il progetto di residenze di lusso pensato dalla Dream House Mestre. E dopo 12 anni di degrado e attesa snervante, è destinata a profonda revisione l’idea delle tre torri alte fino a 100 metri, con albergo, spazio commerciale, e residenziale che aveva portato avanti la Dng di Marcello Carli e soci, ora fallita. Acquistarono dall’Usl 12 i terreni per 52 milioni di euro; ipotizzarono un investimento da 200 milioni di euro in cambio di 200 mila metri cubi di volumetrie. Non se ne è fatto nulla e quella operazione oggi appare a tutti improponibile e fuori mercato.

NUOVO SCENARIO

Francesco Canella, a capo di un impero di supermercati che conta 113 punti vendita in Veneto ed Emilia Romagna e dà lavoro a 3.800 persone, annuncia «un intervento di qualità, al meglio delle eccellenze professionali che coinvolgeremo». Dall’amministrazione comunale veneziana, i commenti sono soddisfatti. «Attendiamo che dopo la vendita tutto il percorso del fallimento si concluda al meglio e attendiamo con ansia di incontrare e dialogare con i nuovi compratori», dice l’assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin. «Quell’area, strategica per Mestre, finora è stata in mano alle banche. Ora c’è un nuovo proprietario con cui dialogare: dovremo capire cosa intendono sviluppare e possono contare sul fatto che comprendiamo che un simile investimento non può essere in perdita. Ma ci sono parti dell’ex Umberto I che devono diventare pubbliche e che sono strategiche per realizzare un progetto davvero interessante per Mestre. Si apre una fase di pianificazione nuova».

I TEMPI

La vecchia variante del 2014 è da ripensare. L’ex Umberto I dista pochi chilometri dalla stazione di Mestre e l’area Salini di via Ulloa, appena approvate dalla giunta Brugnaro, e di fronte avrà la fermata Sfmr di via Olimpia. «Tempo un anno e mezzo e i cantieri finiscono», avvisa l’assessore al Patrimonio Renato Boraso. «Alì è un gruppo veneto, solido, a cui facciamo le congratulazioni». —

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova