Alla Galvan di Pontelongo prime dosi a ospiti e personale

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Al via dalla “Antonio Galvan”, casa di riposo Covid-free, la campagna di vaccinazione delle Rsa padovane. L’ultimo giorno dell’anno sarà ricordato quindi come il V Day per le strutture per anziani che, in generale, più di altre realtà, in termini di vite umane, hanno dovuto fare i conti con gli effetti dei contagi.
Alla “Galvan” di via Ungheria, istituzione presente in paese dal lontano 1891, la prima a ricevere la dose è stata una nonnina. Con lei, a seguire, altri venti ospiti che, nella facoltà di scegliere, avevano già espresso il consenso in tempi rapidi. Sono stati immunizzati anche trentatré tra medici e infermieri. Una decina di questi proveniva dal vicino Craup “Umberto I” di Piove di Sacco (le due case di riposo condividono la direzione generale da parte di Daniele Roccon) e saranno coloro che nei prossimi giorni provvederanno a loro volta a vaccinare le residenze piovesi dislocate in via San Rocco e in via Botta. L’equipe dell’Usl 6, attesa inizialmente nella mattina, ha iniziato l’attività alle 14 ed è andata avanti per un paio d’ore.
Un ultimo giorno dell’anno speciale quindi per gli ospiti della “Galvan” che nelle prime ore della mattinata avevano anche potuto partecipare, seppur con le limitazioni e le precauzioni imposte dai protocolli, al tradizionale momento di festa natalizia organizzato dalla direzione, con canti e filastrocche.
«L’Usl 6 Euganea» racconta Paolo Lovato, presidente del consiglio di amministrazione della Rsa pontelongana «ha scelto la nostra struttura ovviamente perché è tra quelle Covid-free e poi perché, non avendo grandi dimensioni, è molto flessibile. Abbiamo ricevuto la comunicazione nel pomeriggio del 30 dicembre e subito ci siamo organizzati per fare la formazione al nostro gruppo che si occuperà internamente anche di queste vaccinazioni. Tra una ventina di giorni ci sarà il richiamo per chi ha ricevuto già la prima dose e nel frattempo attenderemo la pianificazione per tutti gli altri ospiti e operatori».
A Pontelongo ci sono novanta posti letto ma proprio in questi giorni è stata firmata la convezione con la Regione che ne porterà altri trenta.
«È indubbio» ha aggiunto Lovato circa la capacità fino ad ora di avere tenuto lontano il virus «che ci vuole anche un po’di fortuna. Abbiamo avuto, tra gli ospiti, pochissimi casi in primavera e uno a inizio autunno. è stato fatto un grande lavoro con i tamponi rapidi che, rispetto ai molecolari, permettono uno screening di massa in tempo reale e quindi la possibilità di adottare all’istante delle misure cautelative. Anche con il personale, tra il quale ci sono stati dei casi di positività, continuiamo a essere molto attenti. Tamponi rapidi ogni quattro giorni e utilizzo di ferie e permessi al minimo riscontro di sintomatologie potenzialmente rischiose».
«Per la nostra comunità» ha detto da parte sua il sindaco Roberto Franco «è iniziato in anticipo il nuovo anno con questo vaccino che attendiamo tutti con fiducia e speranza. Un nuovo anno che si apre con l’auspicio dell’avvio di questo progetto di ampliamento della nostra casa di riposo e la messa in cantiere di un nuovo servizio di medicina territoriale in collaborazione con i medici di base e il distretto sanitario dell’Usl».
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