Alla Morgagni residenze di lusso: ecco il progetto depositato in Comune

All’interno dell’ex clinica di via Cavazzana saranno ricavati 30 appartamenti e 25 box auto

PADOVA. Trenta appartamenti di lusso con 25 box auto per ridare vita alla clinica Morgagni, chiusa una decina d’anni fa e oggi in stato di abbandono. L’architetto Albano Salmaso nei giorni scorsi ha depositato in Comune la variante al piano degli interventi del complesso all’incrocio tra via San Micheli e via Cavazzana. L’intervento sarà finanziato dagli imprenditori Flavio Campagnaro, di Montegrotto titolare della società immobiliare Suninvest, e Fabio Pesce, proprietario della Pesce Costruzioni, con sede a Scorzè, in provincia di Venezia.

TOME -AGENZIA BIANCHI-PADOVA - CASA DI CURA MORGAGNI
TOME -AGENZIA BIANCHI-PADOVA - CASA DI CURA MORGAGNI


l’intervento

«Con questo intervento vogliamo dare nuova vita all’ex clinica, che avrà una destinazione esclusiva residenziale», spiega Fabio Pesce, «la progettazione dona agli spazi interni uno stile contemporaneo, elegante ed accogliente, ma avviene per armonia e contrasto in stile Liberty richiamando le origini di questo edificio. L’ex clinica è posizionata nel cuore di Padova, ai piedi di una delle più grandi e suggestive piazze d’Europa, affacciata all’Orto Botanico e alle preponderanti basiliche del Santo e di Santa Giustina sorge su un’area simbolo della città».

«Per anni l’area di intervento è stata riconosciuta come ambito caratterizzato da una concentrazione di attività ospedaliere», si legge nel documento depositato dall’architetto Salmaso, «nel tempo sono state superate dalle sopravvenute modifiche alla gestione dei rapporti tra sanità pubblica e privata, con conseguente riduzione dell’attività ospedaliera e obsolescenza delle tecnologie presenti nella struttura. Faremo rivivere il patrimonio edilizio esistente, con la realizzazione di 30 unità residenziali e per evitare la concentrazione di stazionamento dei veicoli nell’area esterna, sono stati progettati 25 box auto ad uso privato al piano terra, di pertinenza delle 30 unità residenziali, con l’ingresso solamente all’interno dell’area cortilizia».



il progetto

Ora si attende da parte del Comune l’autorizzazione definitiva al cambio di destinazione d’uso. Obiettivo del progetto, spiegano gli autori, è ridare nuova dignità architettonica ad un complesso la cui situazione è compromessa. Ma ecco il dettaglio dell’intervento. Il fabbricato che si sviluppa di fronte a via Cavazzana, risalente al 1889, era l’ex accettazione: ospiterà appartamenti sia al piano terra che al primo piano. L’ex blocco operatorio verrà sfruttato in modo da valorizzare la vista sulle cupole di Santa Giustina. L’edificio monumentale che ospitava le degenze, sarà destinato a residenza e ospiterà i box auto con portoni di ingresso rasomuro. La corte Cavazzana manterrà destinazione a uso ambulatoriale per consentire l’ampliamento dell’adiacente centro medico. —


 

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