Allagamenti agli Eremitani I negozi: «Rimborsateci»

PADOVA. «Ma come? A loro sì e a noi no?»: storce il naso Roberto Scatolini, geometra e pianista, «portavoce» di alcuni commercianti di via Eremitani.
Ieri mattina Scatolini ha letto la notizia, riportata dal nostro quotidiano, in cui si annunciava un risarcimento di 20 mila euro a favore della società Santa Teresa: titolare di alcuni edifici in via Morgagni, la società è stata risarcita dal Comune per alcuni allagamenti avvenuti negli anni scorsi, avvenuti principalmente per l’ostruzione dei tombini della via. L’acqua aveva danneggiato i loro edifici e l’assicurazione del Comune era stata costretta a pagare.
«A noi, in via Eremitani, è andata peggio - racconta Scatolini - Il 28 luglio scorso si è registrato un forte temporale in città e i negozi della via hanno patito grossi problemi». E’ il caso soprattutto del negozio di strumenti di Giorgio Bettin: nel magazzino sotterraneo si sono riversati 20 cm di acqua, che hanno seriamente danneggiato una batteria, casse e amplificatori, alcune chitarre, aste microfoniche, violini, violoncelli e relativi imballaggi. Stima totale del danno: 12 mila euro. «Abbiamo inviato una richiesta di risarcimento danni all’AcegasAps – continua il geometra – perché l’allagamento era nato dall’ostruzione dei tombini. Basti pensare che dalle caditoie sono usciti centinaia e centinaia di mozziconi di sigaretta, segno che la pulizia non avveniva da molto tempo».
Il risarcimento, a differenza di quanto avvenuto per la Santa Teresa srl, è stato però negato a Bettin: «Non si ravvisa alcuna responsabilità della ditta – si legge in una nota dell’assicurazione di AcegasAps – L’intasamento dei pozzetti stradali ed il conseguente mancato smaltimento dell’acqua piovana sono stati causati dall’eccezionalità dell’evento».
Chiude Scattolini: «Ho contattato i titolari della Santa Teresa per capire come hanno fatto ad ottenere il risarcimento. Sto inoltre cercando di unire tutti i commercianti della via, per intentare una causa comune verso AcegasAps e Comune. Le grosse perdite toccate al negozio di strumenti (i negozi vicini si sono salvati perché la merce in magazzino era già stata messa su alcuni bancali, ndr) si sarebbero potute evitare se solo la manutenzione della rete fognaria fosse maggiore e più puntuale».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova