All'Arcella arriva il torneo di briscola, antidoto ai videopoker

ARCELLA. Altro che videopoker e altri giochi elettronici dell’ultima generazione che, tra l’altro, provocano spesso dipendenza e svuotano le tasche dei giocatori mettendo in crisi anche le famiglie. Sono ancora numerosi i padovani ad essere appassionati del vecchio gioco delle carte all’italiana, forse anche come antidoto alle terribili macchinette mangiasoldi.
In molti sono legati, in particolare, alla classica briscola e al tresette alla veneta. Lo confermano i dati che provengono dai consigli di quartiere e dai centri sociali per anziani sparsi sul territorio. Un esempio per tutti: il prossimo 29 ottobre, che cade di martedì, nell’angusta saletta del centro Età d’Oro, in via Cardinale Callegari, si terrà il tradizionale torneo di briscola che, all’Arcella, viene disputato due volte all’anno. Ossia in primavera ed in autunno.
Per problemi di spazio gli iscritti possono arrivare, al massimo, a quaranta. Ebbene mancano ancora otto giorni e gli iscritti sono già numerosi. Insomma la briscola, nonostante gli anni che si porta sulle spalle dal 1500, mantiene intatto il suo fascino. «Proprio così», spiega Ivone Sandini, ex sindacalista della Cisl e oggi presidente del centro Età d’Oro, «il gioco delle carte resta sempre in voga. Nel nostro circolo è richiesto, quasi in massa, dalle donne. Naturalmente i giocatori hanno, quasi tutti, i capelli d’argento ma, negli ultimi tornei, non sono mancati alcuni giovani. In genere sono figli o nipoti che fanno coppia con i rispettivi familiari. Personalmente io gioco di più a scala e quaranta con le carte americane, ma non disdegno certo di farmi una bella partita in compagnia anche a briscola. Un gioco sempre avvincente che tiene sveglio il cervello soprattutto ad una certa età. D’altronde in questa nuova società, in cui predominano purtroppo gli egoismi e gli interessi personali, per fortuna, resta ancora un valore ritrovarsi, tra amici, intorno ad un tavolo per farsi un’innocente partita a carte scommettendo, magari, un’ombra di vino, che nelle strutture sociali pubbliche, costa meno di un euro».
L’iscrizione al torneo di briscola del 29 ottobre costa cinque euro a coppia. Saranno premiate le prime e le seconde classificate. Cosa si vince? Solo cesti di generi alimentari. Tutti prodotti genuini, acquistati in botteghe di qualità che, di questi tempi, sono ambiti da tutti i partecipanti ai tornei. Asso e settebello permettendo, naturalmente.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova