Allarme all'Arcella, degrado e spacciatori in Galleria San Carlo

Venerdì sera durante una rissa tra nordafricani è stata rotta una vetrata. Sale la protesta da parte dei commercianti esasperati dalla situazione
Carrai - GM - Via T.Aspetti ingressi della palestra "Fitness Formula" Foto Mattoschi
Carrai - GM - Via T.Aspetti ingressi della palestra "Fitness Formula" Foto Mattoschi

ARCELLA. Residenti e commercianti sono esasperati. Assieme al cavalcavia Borgomagno, gli spazi intorno alla Galleria San Carlo sono diventati il regno dello spaccio e del degrado, dove i balordi e i delinquenti la fanno da padroni ormai da troppi anni. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’ennesimo episodio di ordinaria violenza, avvenuto venerdì, nel tardo pomeriggio, negli spazi esterni della galleria, dove a causa di una rissa tra nordafricani, quasi tutti giovani tunisini che arrivano in zona in sella a biciclette anche di marca, sono stati rovesciati tre tavolini del bar del posto gestito da un cinese, causando panico tra i clienti. È stata anche rotta una delle vetrine blindate della porta che si trova in direzione del giardino limitrofo, sul lato della chiesa. Sotto la galleria del palazzone di tredici piani, costruito da Valli Immobiliare, lanciano il grido d’allarme, con le dovute differenziazioni, i gestori di tutti i negozi presenti. Ossia i titolari di Sol Caliente, la Bottega del Naturista (la prestigiosa erboristeria fondata, negli anni ’80, da Antonio Caudullo ed Anna Giuliani), Ventura Arredo, Viaggi Do It, Snack Bar, Lavanderia Pillan, Ottica Toffoli, Zanin Calzature ed Idee Preziose. Preoccupate anche le commesse e le cassiere del Pam e di Oviesse, dove i furti dei nomadi sono ormai all’ordine del giorno. Questa volta a lanciare un disperato appello al Comune e alle altre istituzioni è Eduardo Ventura, figlio del tappezziere Emanuele, e consigliere di quartiere. «Non solo droga», spiega Ventura junior «I nordafricani spacciano a cielo aperto. Si fermano solo quando in zona arriva una volante della polizia in perlustrazione. L’ora più critica è quella tra le 17 e le 20. Ma oramai questa è diventata anche la meta preferita dei mendicanti molesti, degli ubriaconi dell’Est, che se ne stanno sempre con una bottiglia di birra in mano, e di gruppi di sfaccendati, tra cui anche alcune ragazze giovanissime che se frequentano anche gli spacciatori».

L’appello è condiviso anche dal barista cinese che gestisce l’unico locale pubblico sotto la galleria, dove da anni si trova anche la palestra Formula Fitness, frequentata anche da persone che arrivano da fuori quartiere. «Per fortuna all’interno della galleria c’è un vigilante, che cerca di tenere la situazione sotto controllo», osserva l’esercente dagli occhi a mandorla «Ma da solo non basta. Il peggio accade all’esterno del mio bar. In genere nello spazio verde, dove ci sono le panchine di marmo. Un luogo, evitato dagli anziani e dalle donne, dove bivaccano numerosi balordi e dove alcuni senza casa restano anche di notte. Vigili e polizia si vedono spesso, ma chi non rispetta le regole torna subito sul posto appena i rappresentanti delle istituzioni vanno via». (f.pad.)

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